Annuncio pubblicitario
Italia markets close in 1 hour 58 minutes
  • FTSE MIB

    33.715,01
    -21,39 (-0,06%)
     
  • Dow Jones

    38.778,27
    +552,61 (+1,45%)
     
  • Nasdaq

    16.134,31
    +293,35 (+1,85%)
     
  • Nikkei 225

    38.236,07
    -37,98 (-0,10%)
     
  • Petrolio

    78,86
    -0,09 (-0,11%)
     
  • Bitcoin EUR

    56.760,89
    +2.315,09 (+4,25%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.318,54
    +41,56 (+3,25%)
     
  • Oro

    2.312,00
    +2,40 (+0,10%)
     
  • EUR/USD

    1,0786
    +0,0059 (+0,55%)
     
  • S&P 500

    5.124,40
    +60,20 (+1,19%)
     
  • HANG SENG

    18.475,92
    +268,79 (+1,48%)
     
  • Euro Stoxx 50

    4.926,83
    +36,22 (+0,74%)
     
  • EUR/GBP

    0,8571
    +0,0016 (+0,19%)
     
  • EUR/CHF

    0,9742
    -0,0018 (-0,18%)
     
  • EUR/CAD

    1,4698
    +0,0037 (+0,25%)
     

Starace: Enel aperta a diverse soluzioni in Slovacchia per Se, anche uscita parziale

BRATISLAVA/PRAGA (Reuters) - Pace armata fra Enel e il governo slovacco sul destino di Slovenske Elektrarne (Se) dopo l'incontro di questa mattina fra il premier Robert Fico e l'Ad del gruppo elettrico italiano, Francesco Starace, che hanno deciso di riprendere il negoziato a giugno.

Per Starace ci sono diverse possibili soluzioni per rispondere alle richieste del governo slovacco di avere la maggioranza dell'impianto e vedere completata la ristrutturazione della centrale nucleare di Mochovce.

Oggi Enel detiene circa il 66% in Se a fronte del 33% di Bratislava.

Una soluzione prevede che lo stato slovacco salga al 51% e un altro investitore compri il resto. Enel non esclude neanche la vendita ora di alcune azioni in Se e una permanenza di lungo termine nell'azionariato con una quota minore. Un'altra soluzione potrebbe essere l'ingresso di un terzo azionista in Slovenske elektrarne accanto a Enel e al governo slovacco.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Starace ha anche detto che potrebbe andare avanti nel completamento dei lavori di ristrutturazione della centrale nucleare di Mochovce nei quali, ha ricordato, Enel è molto impegnata, e prendere una decisione successivamente.

E' questa una ipotesi che probabilmente piacerebbe più delle altre alla controparte perché sono proprio il rallentamento e la paura di una sospensione dei lavori agli impianti nucleari a preoccupare maggiormente il governo di Fico.

Nel frattempo, Enel completerà il processo formale di vendita del suo 66% analizzando le offerte di acquisto che potrebbero arrivare entro la deadline del 9 maggio. Poi discuterà con i propri azionisti e a giugno riprenderà il negoziato con Fico, che ha contestato apertamente la vendita, per trovare una soluzione.

Al gruppo italiano sono arrivate manifestazioni di interesse da parte di 4 aziende: le due società ceche Cez ed Eph, l'utility finlandese Fortum e il raggruppamento ungherese composto da Mol e dalla compagnia pubblica Mvm Group.

La cessione della società è uno dei punti salienti del programma di vendite da 5 miliardi che Enel ha deciso per finanziare i propri investimenti e ridurre il debito.

Il prossimo incontro fra il governo slovacco ed Enel si svolgerà in giugno a Roma.