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Inwit vede possibilità di M&A in Italia

MILANO (Reuters) - L'amministratore delegato di Inwit (INWT.MI) Oscar Cicchetti ha confermato che la società è determinata a crescere per linee esterne, vedendo sinergie in operazioni in Italia e nel campo delle torri dedicate alle telecomunicazioni, grazie anche a una struttura finanziaria che le permette di indebitarsi in caso di necessità.

"Guardiamo con molto interesse a tutte le opzioni di crescita esterne, lo facciamo senza fretta, ma da qui (il momento di consolidamento del settore, ndr) potranno venire interessanti opportunità", ha spiegato l'AD Oscar Cicchetti ai giornalisti.

"In Italia ci sono possibilità di combinazione", ha aggiunto, sottolineando che un'operazione con un operatore di un altro paese non porterebbe sinergie, così come un'operazione relativa a torri per la televisione (Inwit è un operatore puro di torri per le telecomunicazioni) avrebbe sinergie limitate.

"Le maggiori sinergie sono tra torri di telecomunicazioni", ha concluso, senza però escludere l'eventualità di altri tipi di operazione. "Non escludiamo niente...".

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In Italia, come operatori di torri, oltre a Inwit ci sono la spagnola Cellnex (CLNX.MC) (che ha acquisito le torri Wind), Rai Way (RWAY.MI) (che ha però solo torri per la tv) e Ei Towers (EIT.MI) (che ha ancora una piccola parte di torri tlc, ma in prevalenza sono broadcasting).

Ci sono poi alcuni operatori di telefonia mobile che hanno nel loro perimetro le torri. A partire da Vodafone (VOD.L), che però non sembra per il momento essere intenzionata a cederle, per continuare con Wind (che è rimasta con un numero limitato di torri dopo la cessione a Cellnex) e H3G.

Nel caso di una fusione tra Wind e 3 Italia - sottolinea un analista - potrebbero esserci delle cessioni di asset.

Cicchetti, a una domanda su eventuali contatti con Cellnex, che secondo un analista ha una strategia di espansione abbastanza aggressiva, ha risposto. "Non ho evidenza, se non in passato (prima dell'Ipo, ndr), di interesse o cose concrete".

Cicchetti ha sottolineato che non c'è un budget prederminato per eventuali future acquisizioni e ha sottolineato che "Inwit ha una struttura finanziaria molto predisposta all'M&A (...) perchè può indebitarsi e questo è un punto di partenza".

Tornando ai conti, pubblicati oggi, Cicchetti ha confermato che la società è sulla buona strada per confermare i dati previsionali inseriti nel prospetto dell'Ipo e che vedono per il 2015 un Ebitda minimo di 103,3 milioni.

Cicchetti ha inoltre sottolineato che nel trimestre il rapporto di 'co-tenancy' (cacolato come il numero totale delle occupazioni diviso per il numero totale dei siti) è salito dall'1,55 all'1,59.

L'AD ha infine sottolineato come l'azienda intenda puntare sulle small cells, anticipando che uno dei prossimi progetti sarà a Bologna.

(Elisa Anzolin)

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