Yahoo Finanza 5 importanti fattori di rischio da non sottovalutare se volete vivere più a lungo
Pensare alla propria mortalità è piuttosto macabro – ma alcuni segni potrebbero già dirvi che potreste morire giovani.
Non stiamo parlando di una semplice tosse secca, ma di altri segni, che sebbene possano indicare che potreste morire giovani, non devono comunque spaventarvi troppo: sono indicatori basati sul vostro livello generale di forma fisica.
Se siete preoccupati, assicuratevi di fare regolarmente esercizio, e di mangiare bene. Se avete bisogno di consigli, consultate un medico.
Avete una stretta di mano debole?
Chi ha strette di mano deboli, non rischia solo di fare una brutta prima impressione – rischia anche di morire giovane.
Secondo un approfondito studio una stretta di mano debole è associata a un rischio più alto di infarto e ictus – probabilmente, perché indica una scarsa forma fisica generale.
Le statistiche reggono anche quando sono combinate con altri fattori come il fumo: 5 kg in meno nella forza della stretta viene associato a un aumento del 9% del rischio di ictus, e all’aumento del 7% del rischio di infarto.
I ricercatori della McMaster University in Canada hanno analizzato dati raccolti su un campione di 139.691 adulti dai 35 ai 70 anni, usando un dinamometro per misurare la forza della stretta di mano.
La vostra frequenza cardiaca a risposo è superiore a 80?
Se avete comprato un braccialetto da fitness tipo Fitbit o Jawbone, probabilmente conoscete la vostra frequenza cardiaca a riposo.
Se il valore è superiore a 80, si tratta di cattive notizie.
Chi ha una frequenza cardiaca a riposo di 80 battiti per minuto ha il 45% di probabilità in più di morire nei prossimi 20 anni, rispetto a chi ha una frequenza cardiaca di 45bpm, secondo il Medical College dell’Università di Qingdao.
I ricercatori del Medical College dell’Università di Qingdao hanno usato dati di 46 precedenti studi, su un campione totale di 1,2 milioni di persone.
Secondo il dottor Dongfeng Zhang ‘Non c’è alcun dubbio sul fatto che una frequenza cardiaca a riposo elevata indica un cattivo stato di salute.
‘I nostri risultati evidenziano che la gente dovrebbe prestare più attenzione alla propria frequenza cardiaca a riposo, e dare più importanza all’attività fisica per abbassarne i valori e godere di una migliore salute.
Avete problemi a mantenere un’erezione?
I medici stanno insistendo sempre di più nel mettere in guardia gli uomini: i problemi di disfunzione erettile potrebbero segnalare un rischio di infarto.
L’infarto avviene a causa dell’ostruzione delle arterie – e l’effetto di questa ostruzione è riscontrabile anche in una diminuzione dell’afflusso di sangue al pene attraverso i vasi sanguigni.
Secondo il cardiologo Graham Jackson, della Sexual Advice Association, ‘un uomo sui 40 anni che soffre di disfunzione erettile rischia 50 volte di più di avere un infarto entro dieci anni.
Riuscite a fare attività fisica e non rimanere senza fiato?
Un test basato sull’esercizio sui tapis roulant può stimare la probabilità di morire entro dieci anni, con una buona percentuale di accuratezza.
Un team di ricercatori ha analizzato i risultati di 58.000 test di fitness a Detroit, in Michigan – per poi andare a vedere quanti dei tester fossero morti nel decennio successivo.
Secondo la John Hopkins University misurare la frequenza cardiaca e le prestazioni sul tapis roulant può aiutare a prevedere il rischio di morte – anche più accuratamente che analizzando fattori di rischio come la storia familiare di morti precoci.
Per esempio, una donna di 45 anni con una forma fisica molto scarsa ha il 38% di rischio di morire entro dieci anni, mentre una coetanea con una forma fisica al top ha solo il 2% di rischio.
Avete molti amici – o solo pochi?
Le persone solitarie anno una maggiore probabilità di morire giovani – e la ragione è che i loro sistemi immunitari sono più deboli.
Le persone che non interagiscono frequentemente con gli altri hanno il 14% di probabilità di morire precocemente.
I loro livelli di globuli bianchi sono molto più bassi, secondo gli studiosi della University of Chicago.
Le ricerche condotte sia sugli uomini che sulle scimmie hanno mostrato un nesso tra i livelli degli ormoni dello stress e una diminuzione nei livelli di globuli bianchi.
