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Banche, in vista soluzione per tre casse con nuovi apporti ad Atlante 2

MILANO (Reuters) - Atlante 2 sta lavorando a un piano di rifinanziamento per circa 280 milioni di euro con alcune banche per ottenere le risorse mancanti al salvataggio di Cassa di Risparmio di Cesena, Carim e Carismi, le tre casse in difficoltà che saranno poi acquistate da Credit Agricole.

Lo dicono alcune fonti vicine alla situazione, confermando quanto riportato da Il Sole 24 Ore e sottolineando che i lavori sono in corso e che per la sigla definitiva "ci vorrà del tempo" compatibilmente anche con gli iter autorizzativi previsti per le singole banche.

Nel dettaglio, spiegano le fonti, sarebbero stati reperiti i fondi per consentire al Fondo Atlante 2 l'intera sottoscrizione per circa 600 milioni della tranche mezzanina della cartolarizzazione delle sofferenze.

Intesa Sanpaolo e UniCredit dovrebbero contribuire con 40 milioni a testa, Agricole Italia e DoBank con 30 milioni ciascuno, mentre il resto, 140 milioni, sarebbe a carico di Sga, Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti.

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Un portavoce di Intesa ha sottolineato che "l'ulteriore investimento in Atlante 2 si inquadra nel possibile ruolo significativo che la banca potrà svolgere nel servicing riguardante i crediti deteriorati oggetto degli interventi di Atlante 2 e nella prospettiva di sviluppo di questa attività nel prossimo piano di impresa del gruppo".

Nessun commento dagli altri soggetti coinvolti.

Agricole interverrebbe dunque con altri 30 milioni nell'operazione dopo aver offerto 130 milioni per l'acquisto delle tre casse liberate dal peso delle sofferenze. Quello in Atlante 2 sarebbe comunque un investimento che nel tempo dovrebbe assicurare un rendimento.

I bad loan ammonterebbero a 3,15 miliardi nominali, senza considerare le nuove sofferenze, e sarebbero acquistati a 1,25 miliardi (38%).

I nuovi apporti consentirebbero ad Atlante 2 di coprire per intero la tranche mezzanina delle sofferenze: il fondo ha già in cassa circa 200 milioni a cui vanno aggiunti altri 90-100 milioni derivanti dalla chiusura di un'operazione con Fonspa.

Nessun problema invece per la tranche senior da 416 milioni. In attesa dell'attivazione della Gagcs, che richiede del tempo, si lavora a un prestito ponte con un consorzio di quattro banche che sono Intesa Sanpaolo, Credit Suisse, Deutsche Bank e Hsbc.

La tranche junior, invece, da 213 milioni sarà sottoscritta dallo schema volontario del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd). [nL8N1LO5FW]

(Paola Arosio, Gianluca Semeraro)