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Bandi Infratel, corsa a ostacoli fino a gennaio per ricorsi al Tar

MILANO (Reuters) - La corsa a ostacoli delle gare Infratel per la banda ultralarga promette di proseguire per qualche mese e fine gennaio 2017 potrebbe essere il momento in cui si sciolgono i nodi. E' il quadro fatto da tre fonti vicine alla vicenda, in merito ai bandi che assegneranno i lavori per la realizzazione della rete passiva e per la sua gestione per 20 anni nelle zone cosiddette a fallimento di mercato. Lo scontro vede da una parte Telecom Italia e Fastweb decise a cambiare le modalità delle gare che, dicono, penalizzano le società verticalmente integrate come loro, che cioè possiedono la rete e offrono servizi di telefonia; dall'altra Enel Open Fiber, Vodafone e Wind, che si sono costituite in giudizio in opposizione ai ricorsi, a favore delle attuali modalità. Una vittoria dei ricorsi porterebbe a inevitabili ritardi nella realizzazione dei lavori per la rete ad alta velocità. Primo ostacolo il 2 novembre, che però dovrebbe essere superato agevolmente. Si prevede che il Consiglio di Stato confermi il no alla richiesta di Fastweb di sospensiva della gara già deciso a metà ottobre, secondo due fonti. Intanto l'aggiudicazione del primo bando da 1,4 miliardi potrebbe arrivare prima del 14 dicembre, cioè prima della discussione nel merito del ricorso Fastweb. "Potrebbe farcela prima metà di dicembre, perché l'indicazione del governo era chiudere buona parte delle gare entro fine anno", dice una fonte. Una seconda conferma le attese di una chiusura nella prima metà di dicembre. Se il primo bando fosse già assegnato, Fastweb dovrà probabilmente impugnarlo, o almeno una mossa del genere sarebbe coerente con la strategia tenuta finora. In questo caso bisognerà attende altri 20 giorni lavorativi per una decisione del tribunale, perché questo è il tempo minimo che deve essere concesso alle controparti. Si arriverebbe quindi rapidamente al 25 gennaio, giorno in cui si discuterà il merito del ricorso di Telecom. Allo stato attuale quello sembra essere una specie di 'giorno del giudizio'. Da una parte Telecom Italia, che, nonostante abbia partecipato al bando e anche se si fosse guadagnata un lotto, potrebbe non aver perso interesse a ricorrere per la questione delle tariffe da praticare quando si dà la rete in concessione. Dall'altra Fastweb, che non ha partecipato e sarà deciso ad andare fino in fondo. Nel caso Infratel non riuscisse ad aggiudicare il bando prima del 14 dicembre, un primo pronunciamento del Tar è anticipato a quella data. Nel frattempo l'8 agosto è stato lanciato il secondo bando per 1,2 miliardi, il 30 settembre sono state presentate le proposte per la prequalifica e l'aggiudicazione è attesa a gennaio 2017, nella prima metà del mese. Le decisioni del tribunale sulla prima gara sono destinate a influenzare anche tempi e modalità di aggiudicazione degli ulteriori 1,2 miliardi. A fianco dei principali operatori del settore in campo avvocati esperti di diritto amministrativo: Patrizio Messina, Francesca Isgrò e Daniele Cutolo per Infratel; Filippo Lattanzi, Francesco Cardarelli e Francesco Saverio Cantella per Telecom Italia; Fabio Cintioli e Giuseppe Lo Pinto per Enel; Luisa Torchia, Gian Michele Roberti, Isabella Perego, Kostandin Peci e Marco Serpone per Vodafone; Andrea Guarino e Renzo Ristuccia per Fastweb; Giacomo Aiello e Maria Luisa Spina per il ministero dello Sviluppo Economico e per l'agenzia delle telecomunicazioni AgCom. Non hanno voluto commentare: Enel, Infratel, Telecom Italia, Vodafone Italia e Wind. Non è stato possibile avere un commento da Fastweb. (Stefano Rebaudo) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia