Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 7 hours 16 minutes
  • Dow Jones

    39.331,85
    +162,33 (+0,41%)
     
  • Nasdaq

    18.028,76
    +149,46 (+0,84%)
     
  • Nikkei 225

    40.074,69
    +443,63 (+1,12%)
     
  • EUR/USD

    1,0752
    +0,0002 (+0,02%)
     
  • Bitcoin EUR

    57.691,29
    -761,77 (-1,30%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.334,61
    -9,89 (-0,74%)
     
  • HANG SENG

    17.769,14
    +50,53 (+0,29%)
     
  • S&P 500

    5.509,01
    +33,92 (+0,62%)
     

Bankitalia, Gentiloni indica Visco come governatore

Bankitalia, fonti: Gentiloni indica Visco come governatore REUTERS/Remo Casilli (Reuters)

di Francesca Piscioneri

ROMA (Reuters) - Il governo intende confermare Ignazio Visco nella carica di governatore della Banca d'Italia, riferiscono due fonti vicine alla situazione.

E' quanto scritto nella lettera inviata dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni al Consiglio Superiore della Banca d'Italia, che si riunisce domani per il previsto parere prima della riunione del Consiglio dei ministri e del via libera finale del Capo dello Stato.

Visco, 67 anni, siede nel Consiglio della Banca centrale europea ed è considerato un alleato di Mario Draghi, ex governatore della Banca d'Italia tra il 2005 e il 2011.

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

Il mandato di Visco scade a fine ottobre e può essere rinnovato per altri sei anni.

La conferma del governatore arriva dopo un percorso accidentato che ha visto la clamorosa presa di distanza del principale partito di maggioranza, guidato dall'ex premier Matteo Renzi, e di buona parte dell'opposizione in Parlamento che rimproverano alla Banca d'Italia una cattiva gestione delle crisi bancarie.

Dieci istituti bancari hanno dovuto essere salvati negli ultimi due anni e centinaia di migliaia di risparmiatori hanno perso i loro soldi.

A prevalere è stata l'esigenza di tutelare l'indipendenza e la continuità nella gestione della banca centrale, riferiscono fonti vicine alla situazione.

La scelta di confermare Visco ha potuto anche contare sul supporto autorevole del presidente della Bce Mario Draghi, presente personalmente e in modo inedito alla lettura delle ultime considerazioni finali del governatore lo scorso maggio.

Già allora, il 31 maggio di quest'anno, proprio parlando di fronte a Draghi, Visco interrompendo la lettura del testo delle Considerazioni finali, aveva respinto le critiche fatte "con toni piuttosto aspri, spesso con imprecisioni anche gravi" e preannunciando chiarimenti, "vi sarà occasione ancora per spiegare e chiarire".

L'Italia ha da giovedì una nuova legge elettorale e si è di fatto aperta la campagna elettorale in vista del voto nei primi mesi del prossimo anno.

Le opposizioni, Movimento 5 Stelle in testa, da tempo cavalcano la protesta di risparmiatori e correntisti vittime delle crisi bancarie e la mossa della mozione del Pd renziano è apparsa a molti commentatori anche finalizzata a non lasciare questo tema ai suoi competitor politici.

Il documento, che nella sua prima stesura chiedeva espressamente "discontinuità" e l'identificazione della "figura più idonea a garantire nuova fiducia", è stato poi approvato in una versione più soft il 17 ottobre con il voto favorevole del governo.

"Il nome che oggi verrà dato avrà tutto il nostro rispetto istituzionale. Nella sostanza però Bankitalia è stata per me un punto di debolezza del sistema", ha detto Renzi stamattina in un'intervista a Radio Capital.

Dalle quattro banche regionali, tra cui Banca Etruria, poste in risoluzione nel novembre del 2015, al Monte dei Paschi, salvato con l'ingresso nel capitale dello Stato in luglio, alle banche venete, Popolare di Vicenza e Veneto Banca, liquidate e cedute ripulite a Intesa SP dopo un forte supporto pubblico in giugno.

I governo ha destinato oltre 23 miliardi di euro di soldi pubblici per il salvataggio di Mps e delle Venete ma ciò non ha impedito che fossero colpiti i risparmiatori e investitori che avevano creduto nelle prospettive di queste banche.

La banca centrale ha attribuito alla lunga recessione economica e a fenomeni di mala gestio l'appesantimento dei bilanci di molte banche italiane che, a livello di settore, hanno un ammontare di crediti deteriorati e di sofferenze superiore a ogni altro Paese europeo.

L'Italia chiuderà il 2017 con una crescita del Pil stimata all'1,5% ma, secondo stime Confindustria, nel 2018 sarà ancora sotto i livelli pre-crisi.

Una commissione parlamentare d'inchiesta, presieduta da Pier Ferdinando Casini, si sta occupando di verificare cosa non abbia funzionato nelle norme e nei controlli.

Visco potrebbe essere ascoltato dalla Commissione Casini a metà novembre, mentre martedì prossimo parlerà alla Giornata Mondiale del Risparmio a Roma.

- Ha contribuito Stefano Bernabei

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia