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La bilancia commerciale cinese sostiene le borse, spread sopra 300

Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) borse europee iniziano la seduta in rialzo (+0,25% a 16.441 punti l'indice Ftse Mib (Milano: FTSEMIB.MI - notizie) di Piazza Affari), sostenute dai buoni dati cinesi sulla bilancia commerciale a gennaio. A gennaio il commercio estero cinese ha infatti registrato un incremento del 26,7% su base annua toccando i 2.170 miliardi di yuan (260 miliardi di euro) con un incremento del surplus del 7,7% a 183 miliardi di yuan (22 miliardi di euro).

I dati diffusi dall'Amministrazione generale delle dogane mostrano come le esportazioni sono cresciute del 25% rispetto a gennaio 2012 toccando i 1.180 miliardi di yuan, mentre le importazioni sono salite del 28,8% a 990 miliardi di yuan. In realtà corretto su base stagionale (lo scorso anno ci furono 5 giorni lavorativi in meno per via delle feste del nuovo anno cinese) il volume del commercio estero è aumentato "solo" dell'8,1% su base annua.

Mentre l'interscambio cinese con l'Unione europea è aumentato del 10,5% su base annua attestandosi a 47,14 miliardi di dollari e quello con gli Stati Uniti del 23,4% a 43,72 miliardi di dollari. Resta alta però la tensione sul mercato obbligazionario. Stamani infatti lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi equivalenti si allarga a 303 punti in apertura. Il rendimento è al 4,61%. Il differenziale Bonos/Bund sale a 387 punti per un tasso del 5,46%.

Si guarda al Consiglio europeo che prosegue oggi. La nuova proposta per il budget settennale presentata dopo 6 ore di lavoro notturno dal presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, prevede impegni per 960 miliardi e pagamenti per 908,4, con una flessibilità pari a una dozzina di miliardi. I leader, nuovamente riuniti dopo la lunga attesa del progetto per un compromesso, stanno esaminando la bozza e trattando sui diversi capitoli di spesa.

Più nello specifico, la nuova bozza riduce di circa 11 miliardi di euro i fondi destinati alle nuove infrastrutture europee e di circa 4 quelli per crescita e occupazione, ma aumenta le risorse per la coesione, in particolare per le regioni del Sud Italia: passano da 320 miliardi a 324,7 miliardi, di cui 1,5 miliardi in più per le regione italiane meno sviluppate.

Il capitolo dedicato alla competitività per la crescita e il lavoro vede ridotti gli stanziamenti da 139,5 miliardi di euro previsti lo scorso novembre a 125,6 miliardi. Di (KSE: 003160.KS - notizie) questo taglio, la parte più consistente riguarda i fondi per le opere transfrontaliere come trasporti, energia o reti per le comunicazioni elettroniche, che perdono in complesso circa 11 miliardi rispetto ai 40 inizialmente previsti.

Se i 27 (più la Croazia, che dalla prossima estate sarà il 28/mo Paese Ue) si accorderanno sulla bozza sarà la prima volta nella storia dell'Unione che un bilancio pluriennale è inferiore rispetto al precedente: in particolare, si tratta di oltre 34 miliardi in meno in 7 anni. Se il Consiglio europeo non raggiungerà un accordo sul budget 2014/2020 o se l'eventuale accordo non sarà avallato dal Parlamento europeo, il trattato prevede che si ripeta di anno in anno il tetto di spesa fissato per il 2013.

E' quanto ha ricordato il presidente del Parlamento Ue, Martin Schulz, sottolineando che "in termini contabili, disporremmo allora per i prossimi sette anni di un ammontare totale di 1.026 miliardi, ovvero 19 di meno rispetto alla proposta dalla Commissione ma 70 in più rispetto alla somma che si ricaverebbe se si facessero i tagli ipotizzati".