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Borsa Milano apre in calo, pesano timori coronavirus, giù UniCredit e Ubi, bene Mps

La facciata principale della Borsa di Milano

MILANO, 20 febbraio (Reuters) - Piazza Affari parte in deciso calo, penalizzata da ulteriori realizzi dopo quelli di ieri sul comparto bancario. Un trader cita anche a livello globale i timori legati all'impatto del coronavirus dopo i dati di stanotte sulle vendite di auto in Cina nella prima metà di febbraio crollati del 92% proprio a causa dell'epidemia.

"Questo dato crea molta preoccupazione", osserva un trader.

Banche in profondo rosso anche oggi, dopo la forte salita delle ultime sedute sul ritorno del risiko bancario dopo l'Ops di Intesa Sanpaolo su Ubi.

Oggi Intesa cede lo 0,9%, mentre Ubi cede l'1,2% a 4,17 euro. Ieri Il patto di consultazione Ubi, che raccoglie il 18% del capitale, ha respinto l'offerta. Inoltre, secondo due fonti, UBI Banca starebbe esaminando piani di fusione alternativi per respingere un'offerta indesiderata da parte di Intesa Sanpaolo e potrebbe esplorare l'acquisizione di Monte dei Paschi come parte della sua difesa. "In questa fase a una controfferta il mercato sembra credere poco", sottolinea un trader.

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Sugli scudi, invece, MPS che sale del 3,2% su attese di M&A e con il mercato che attende il pronunciamento Ue per lo scorporo degli Npl. Ieri sera la banca ha comunicato che l'AD Marco Morelli non è disponibile a rinnovare l'incarico in scadenza con la prossima assemblea di bilancio dell'istituto senese il 6 aprile.

Si muove in forte calo Unicredit (-1,9%), penalizzata dalle indiscrezioni secondo cui l'AD, Jean Pierre Mustier, è fra i candidati per guidare Hsbc. "Queste voci non fanno bene al titolo perché Mustier è visto come il paladino per la crescita all'estero di UniCredit e in una fase di risiko questo pesa", spiega un broker.

Sempre volatile Atlantia, che oggi sale dell'1,1% dopo il calo di circa il 3% ieri sempre in balia delle notizie sull'ipotesi di revoca delle concessioni.

Il nuovo calo del prezzo del petrolio, sempre sui timori legati alla domanda globale, spinge al ribasso i titoli del comparto: Eni cede lo 0,6%, fa peggio Saipem con un ribasso dell'1,3% e Tenaris con -2,6%.

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(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)