Borsa Milano chiude negativa, brilla Mediolanum, male Unicredit
MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude in calo, più degli altri mercati europei, l'ultima seduta della settimana, dopo i deludenti dati Istat sulla fiducia dei consumatori e delle imprese.
** L'indice FTSE Mib ha chiuso in calo del 0,97%, l'ALLSHARE lo 0,84%. Volumi per 3,3 miliardi di euro di controvalore.
L'indice europeo FTSEuroFirst300 ha chiuso a -0,17%, positiva invece Wall Street.
** Pesante ancora il settore bancario, ipersensibile all'andamento dei bond. L'indice generale perde il 2,32%, più del corrispondente indice di settore europeo.
** UNICREDIT perde il 3,8% a 9,82 euro, sui minimi da dicembre 2016, con volumi più che doppi rispetto alla media degli ultimi 30 giorni. Gli altri istituti oscillano tra il -2,75 di BANCO BPM allo 0,75% di BPER. Brilla invece BANCA MEDIOLANUM, che rimbalza del 5,24% dopo il calo di ieri.
** Tonica anche SALINI IMPREGILO (+4,1%), dopo le indiscrezioni stampa sul fatto che sarebbe allo studio la costituzione di un polo unico del settore costruzioni, guidato dal gruppo milanese, per stabilizzare il settore.
** Ancora in rosso TELECOM ITALIA (-3,81%) dopo il cda che ha avviato oggi l'istruttoria per valutare la richiesta di convocazione dell'assemblea per la revisione dei rapporti di forza all'interno del consiglio arrivata dal primo azionista Vivendi.
** Fuori dal listino principale, TAS, che ha annunciato un accordo con le banche per un'uscita anticipata dal piano di risanamento, balza del 15,08%.
** AMPLIFON, che debutterà la prossima settimana nel Ftse Mib insieme alla JUVENTUS (-4,63%), cede invece il 7,64%.
** GAMENET perde il 3,16% sulla scia dell'impatto sull'Ebitda 2019 sul rialzo delle tasse incluso nella manovra di governo e sul taglio del target price a 10 euro da 13 da parte di Kepler Cheuvreux.