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Borsa Milano chiude in netto rialzo su ottimismo controllo virus, forti Intesa, UniCredit

L'entrata principale della Borsa di Milano

MILANO, 6 aprile (Reuters) - Seduta euforica a Piazza Affari e anche sugli altri mercati europei, grazie all'ottimismo sulle strategie di contenimento della pandemia che, con le politiche di 'distanziamento sociale', stanno dando i primi frutti.

Italia e Francia hanno evidenziato una riduzione nella crescita del numero di persone colpite, terapie intensive e decessi. E nel nostro Paese si sta cominciando a pensare anche alla fase due con un allentamento delle misure e graduale riapertura di alcune attività produttive e uffici dopo Pasqua.

Acquisti diffusi sul listino, bene i titoli che hanno più sofferto nelle ultime settimane, come i bancari. Su questi, in particolare, fa premio l'attesa per l'ok da parte del governo al "decreto liquidità" e degli strumenti per mettere in campo le garanzie dello Stato sui finanziamenti bancari alle aziende.

Domani, intanto, si riunisce l'Eurogruppo, in cui l'asse guidato da Italia e Francia dovrebbe proseguire con la pressione per gli eurobond. Potrebbe invece slittare a dopo Pasqua il vertice Ue.

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"Quello odierno è un mercato fatto di flussi. Oggi si compra e basta", osserva un trader.

Lo spread de rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi si attesta a 192 punti base.

Banche star del listino, forti in tutta Europa (lo stoxx europeo balza del 5,6%), mentre si allenta la pressione per le incertezze sulla durata del lockdown, grazie anche alle attese delle iniezioni di liquidità che stanno decidendo i vari governi per fare fronte ai danni alle economie a causa del virus. "Il decreto prevede garanzie fino al 100% per i prestiti delle banche alle imprese. Si tratterebbe di un intervento senza precedenti per entità e profondità nel nostro sistema economico e cambierebbe in modo radicale il ruolo delle banche nel sistema", osserva Equita nel daily. Rialzo che sfiora il 10% per Intesa Sanpaolo, con Unicredit a +8,67% e Mediobanca +7,16%, tutte a beneficiare della conferma del 'buy' da parte di Bank of America.

Bene anche il risparmio gestito, che ha visto acquisti anche nelle fasi critiche, con Banca Mediolanum (+3,63%), Finecobank (+2,3%), reduce da un rally significativo. Berenberg invita ad acquistare nel settore titoli con forti fondamentali e suggerisce 'buy' su Anima(+3,6%).

Strappa Popolare di Sondrio con un balzo del 5,5% dopo l'aggiornamento delle partecipazioni Consob secondo cui Unipol deteneva una quota dell'1,9% allo scorso 18 marzo e questo potrebbe aprire scenari di M&A sul titolo come sostengono alcuni broker.

Atlantia si ferma a +0,3% e arresta la corsa delle ultime sedute, mentre continuano a pesare le incertezze sulla concessione autostradale. Secondo due fonti vicine alla situazione, la trattativa tra Atlantia e il governo sulla concessione autostradale sta facendo progressi.

Pirelli guadagna l'1,23% dopo la riduzione dell'outlook 2020 e il taglio del target price da parte di Deutsche Bank. La banca ha ridotto il prezzo obiettivo a 4 euro da 6 euro, a un livello superiore all'attuale prezzo di mercato.

Seduta in netto rialzo per Leonardo (+7,5%) che segna nuovi massimi sulle attese di un prosieguo dell'attività senza interruzioni, a maggior ragione ora che si hanno segnali positivi sull'epidemia. Il titolo sui minimi di marzo aveva più che dimezzato il valore dal 20 febbraio quando valeva 11 euro.

Fiat Chrysler (FCA) (+6,7%) non risente della decisione di spostare l'assemblea a giugno e quindi anche l'approvazione della cedola, che non cambia la sostanza dell'operazione con PSA.

Il nuovo crollo del prezzo del Brent premia Saras (+5%) che vede migliorare i propri margini di raffinazione.

Sul finale scivola Italgas con un calo dell'1,43%. A pesare la decisione dell'autorità dell'energia che ha confermato la sospensione dei distacchi per i clienti morosi fino al 13 aprile a causa dell'emergenza Covid-19. Pertanto, in caso di morosità i distributori di energia e gas potranno rinviare il pagamento fino al 10-20% delle fees di distribuzione. Secondo Equita, "fra le regolate per Italgas ci potrebbe essere un limitato impatto sul working capital, pari al massimo al 20% delle revenues per un mese, stimiamo circa 100 milioni".

Tra i sottili oggi è la volta di Sogefi che balza del 15,8%.

((Tradotto da Redazione Danzica, in Redazione a Roma/Milano XXX, enrico.sciacovelli@thomsonreuters.com,+4858775278))