Borsa Milano chiude in rialzo, forti Buzzi, Brunello Cucinelli
MILANO (Reuters) - Chiusura positiva a Piazza Affari in scia al mini-rally delle borse europee che provano a mettersi alle spalle i timori di una escalation militare tra Usa e Corea del Nord e a concentrarsi invece sull'inversione di rotta dell'euro grazie ai dati sull'economia Usa.
A dare spinta ai listini continentali è stata la lettura migliore delle attese del Pil Usa del secondo trimestre e degli occupati del settore privato negli Stati Uniti ad agosto. I dati hanno portato a un ampliamento del ribasso dell'euro nei confronti del dollaro dopo che ieri la divisa unica ha toccato il massimo di due anni e mezzo.
A Milano recuperano terreno i titoli maggiormente penalizzati nelle ultime sedute dai movimenti del forex mentre i bancari fiacchi zavorrano i guadagni dell'indice principale della piazza milanese rispetto alle altre borse europee.
** Il paniere FTSE Mib termina in rialzo dello 0,44% e l'Allshare dello 0,5%. Più tonici l'indice delle mid cap e dello Star, rispettivamente in progresso dell'1% e dell'1,25%. In Europa lo Stoxx 600 segna un rialzo dello 0,76%.
** In rally BUZZI UNICEM che balza del 4,5% dopo avere lasciato sul terreno quasi il 5% nelle ultime cinque sedute.
** Recuperano terreno anche CAMPARI (+2,2%) e CNH INDUSTRIAL (+2,2%)
** Corre BRUNELLO CUCINELLI (+6%) dopo i buoni conti trimestrali e la conferma di una crescita a doppia cifra per ricavi e profitti. Kepler Cheuvreux ha alzato il target price a 23,8 euro da 22,5.
** In scia altri titoli del lusso come YOOX NET-A-PORTER (+1,6%) e MONCLER (+1,9%).
** Deboli i bancari con l'indice italiano che perde lo 0,44% sotto il peso di UNICREDIT (-1,68%) e a fronte di un andamento positivo del settore in Europa (+0,8%). Tengono bene le ex popolari BANCO BPM e BPER entrambe in rialzo dell'1% circa.
** Nel più ampio settore finanziario seduta negativa del risparmio gestito mentre si distingue in positivo FINECOBANK nella parte alta del FTSE Mib a +2,3%.
** Maglia nera a BANCA INTERMOBILIARE che chiude in calo del 6,7% circa ai minimi da ottobre 2016 sulle indiscrezioni di stampa secondo cui sarebbero state presentate offerte che attribuiscono alla società un valore inferiore alla sua capitalizzazione di borsa.