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Borsa Milano debole su realizzi, giù auto e oil, bene STM, Cucinelli

Il logo STMicroelectronics a Plan-les-Oautes vicino Ginevra, in Svizzera

MILANO, 11 gennaio (Reuters) - Piazza Affari arriva a fine mattina in lieve calo, colpita come le altre borse europee dai realizzi dopo la corsa di inizio anno. I volumi sono contenuti.

"E' un semplice consolidamento, ma i mercati restano ottimisti. Anche il basso livello dello spread Btp-Bund dimostra che gli investitori non temono per l'Italia una crisi politica al buio, prevale la fiducia che si trovi una soluzione", dice un operatore.

Tra i titoli in evidenza:

Prosegue il rally di Stm che guadagna più del 2%. Il produttore di microchip italo-francese beneficia di una trimestrale superiore alle attese annunciata venerdì prima dell'apertura dei mercati e di un sentiment positivo sul settore alimentato dal balzo della domanda di chip grazie al boom dello smart working e del ricorso al digitale a seguito della crisi del coronavirus.

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Le banche passano in negativo, come nel resto d'Europa. Unicredit cede il 2%, Intesa Sanpaolo l'1%.

Finecobank avanza dell'1% dopo i dati della raccolta di dicembre. Spunti al rialzo su Unipol e Inwit.

In deciso ribasso l'automotive, in sintonia con il comparto europeo. Brembo perde più del 3%.

Fca cede l'1,8% penalizzata dall'annuncio di un taglio della produzione di gennaio a causa della carenza di semiconduttori nei due stabilimenti di Toluca in Messico e Brampton in Canada. Un primario broker italiano rileva che il ritardo della partenza della produzione degli impianti di Toluca e Brampton non è una notizia positiva perché potrebbe comportare una mancanza di prodotti da offrire ai clienti e quindi tradursi in mancate vendite. Secondo il broker, i modelli interessati rappresentano una quota del 14% sul totale delle vendite negli Stati Uniti.

In calo i titoli energetici condizionati dal ritracciamento dei prezzi del greggio. ENI perde l'1,2%, Saipem il 2%.

Nel lusso corre Brunello Cucinelli (+3,7%) in attesa dei dati sui ricavi preliminari del 2020. Sul resto del settore prevalgono le vendite.

(Claudia Cristoferi, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)