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Borsa, Milano frena ma prosegue rally banche, vola Mps

Borsa, Milano frena ma prosegue rally banche, vola Mps

Milano, 7 gen. (LaPresse) - Dopo la brillante settimana che ha aperto il 2013, sulla scia dell'accordo per scongiurare il fiscal cliff negli Usa, la Borsa di Milano chiude la seduta del lunedì successivo in rosso. L'indice Ftse Mib perde lo 0,38% a 16.895,66 punti, mentre il Ftse All-Share mostra un calo dello 0,31% a 17.836,15 punti. Se gli altri titoli pagano i realizzi, le banche proseguono il rally. A spingere gli istituti di credito è stato l'accordo per alleggerire gli standard sui bilanci previsti da Basilea 3, che saranno in vigore a partire da gennaio 2015. Le banche avranno dunque tempo fino all'inizio del 2019 per adeguarsi al 100 per cento alle nuove norme. In settimana sono previste le prime aste del Tesoro italiane per il 2013. Giovedì saranno collocati Bot a 3 e 12 mesi, mentre venerdì sarà la volta di Btp triennali. Lo spread Btp-Bund a 10 anni è invece tornato sopra quota 280 punti base. Nel contesto europeo, chiusura negativa per le principali Borse. L'indice Ftse 100 di Londra perde lo 0,41% a 6.064,58 punti, il Dax di Francoforte arretra dello 0,56% a 7.732,66 punti e il Cac 40 di Parigi mostra un calo dello 0,68% a 3.704,64 punti. A Madrid l'indice Ibex lascia lo 0,2% a 8.419 punti, mentre ad Atene l'Athex guadagna lo 0,54% a 969,43 punti. A Milano spicca il comparto bancario, con Bper (+2,15% a 5,705 euro), Popolare di Milano (+1,34% a 0,4977 euro), Banco Popolare (+3,77% a 1,378 euro), Intesa Sanpaolo (+1,59% a 1,404 euro), Mediobanca (+0,61% a 4,976 euro), Ubi Banca (+0,05% a 3,718 euro) e Unicredit (+1,8% a 3,96 euro). A guidare il comparto è tuttavia Monte dei Paschi (+6,89% a 0,2822 euro), dopo che l'amministratore delegato, Fabrizio Viola, ha spiegato a 'Il Messaggero' che il piano richiesto dall'Ue per accettare gli aiuti del governo italiano arriverà entro giugno e non renderà necessario rivedere gli obiettivi al 2015. Tra gli altri titoli, sopra la parità A2A (+1,89%), Mediaset (+1,9%), Stm (+2,42%), Fiat (+0,1%) ed Exor (+1,22%). Giù invece Telecom Italia (-1,69%), Fiat Industrial (-1,08%), Finmeccanica (-0,47%), Enel (-1,37%) ed Eni (-1,37%). Debole Generali (-0,07% a 14,36 euro), che secondo quanto anticipato da ilMessaggero.it ha convocato un cda straordinario nel tardo pomeriggio per ridefinire l'accordo sulla joint venture Generali Ppf, che opera nell'Europa dell'Est.