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Borsa Milano in leggero calo, cerca direzione, giù utilities, banche in rialzo

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Piazza Affari è in lieve calo in una mattinata poco movimentata sulle borse europee che, dopo avere recuperato terreno dal sell-off della scorsa settimana, non prendono una direzione precisa in attesa di segnali più chiari dell'impatto della diffusione della variante Delta del Covid-19 sulla ripresa dell'economia.

A mettere stamani leggera pressione sui listini azionari è stata la pubblicazione dell'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche, in calo ad agosto per il secondo mese consecutivo, e sotto le previsioni degli analisti

Il sondaggio ha evidenziato le prospettive incerte sulla seconda economia europea a causa dell'aumento dei contagi da Covid-19 e delle persistenti interruzioni alla catena di approvvigionamenti all'industria.

Segnali incoraggianti, invece, sono arrivati dalla Bce, il cui vicepresidente Luis De Gundos ha fatto sapere oggi che Francoforte potrebbe nuovamente a breve rivedere al rialzo le proprie previsioni macro per l'Eurozona.

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In questo quadro i mercati rimangono in attesa del discorso del presidente della Fed Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole venerdì, anche se gli analisti si aspettano che il numero uno della Banca centrale Usa non darà particolari indicazioni sul tapering.

Intorno alle 11,35 l'indice FTSEMib sale cede lo 0,16% con volumi che restano ancora modesti

Tra i titoli in evidenza:

In fondo all'indice principale della borsa milanese Terna, Snam e Italgas segnano cali tra l'1,7% e il 2,8% dopo i downgrade di RBC che cita deboli previsioni sui rendimenti futuri delle utility regolate.

Nel resto del settore energetico cali più modesti per A2A e Hera e Enel, mentre tengono i petroliferi con il prezzo del greggio in ribasso ma stabile sopra i 70 dollari al barile dopo il rally delle ultime due giornata.

Saipem guadagna lo 0,9% nonostante il taglio del target price a 2,5 da 2,7 euro ad opera di Barclays.

In recupero i bancari con le protagoniste attese dell'M&A del settore in spolvero: Unicredit guadagna lo 0,8%, Mps il 2%, Banco Bpm l'1,8% e Bper l'1% circa.

(Andrea Mandalà, in redazione a Roma Giselda Vagnoni)