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Borsa Milano in lieve rialzo, strappano Leonardo e Moncler, giù Eni e Diasorin

Una donna con una mascherina davanti alla Borsa di Milano

MILANO, 19 febbraio (Reuters) - Cauti tentativi di risalita a Piazza Affari dopo tre sedute negative consecutive, in una giornata influenzata anche dai risultati societari di alcune big del listino.

A livello generale, sui mercati è in atto una fase di storno dopo il recente rally che vede le borse asiatiche e Wall Street di poco sotto i massimi storici.

"Milano sottoperforma ancora gli altri mercati, ma ha quasi del tutto colmato il gap al ribasso", osserva un trader.

A tenere banco sempre l'allentamento delle politiche monetarie e gli stimoli fiscali messi in atto dai vari Paesi per fronteggiare gli effetti della pandemia a cui si è aggiunta la campagna vaccinale.

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Torna a scendere lo spread del rendimento fra titoli di stato decennali italiani e tedeschi sotto i 97 punti base.

Sul fronte delle materie prime, storna il Brent che si riporta intorno ai 63 dollari al barile.

I risultati del quarto trimestre sopra le attese di Eni, ma con un 2020 pesantemente impattato dal crollo del prezzo del greggio, non scaldano il mercato che attende i dettagli della strategy al 2024 a breve. Il titolo cede l'1%. Nel daily Equita ritiene che "i risultati abbiano risvolti marginalmente positivi per il titolo, ma le informazioni più importanti riguardano la pubblicazione della nuova strategia e dell'outlook 2021. Ci attendiamo una conferma della strategia di transizione energetica di Eni", si legge nel daily.

La contrazione del prezzo del petrolio spinge le vendite anche su Saipem (-0,3%) e Tenaris (-1%).

Nel comparto delle rinnovabili, svetta ERG con un balzo del 2,8% dopo che ieri Equita ha alzato il prezzo obiettivo a 28,5 euro (+20%) confermando il "buy" in vista del ruolo che potrà avere l'azienda nella fase della transizione energetica. Oggi è la volta di Citigroup che ha portato il prezzo obiettivo a 28,3 euro da 26 euro.

In gran spolvero Moncler con un balzo del 5,4% dopo i risultati 2020, pubblicati ieri sera a borsa chiusa, che vedono ricavi in calo del 12% a causa degli effetti negativi della pandemia di coronavirus, ma con un deciso recupero nella seconda parte dell'anno al traino della Cina. JP Morgan ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 52 euro da 50 euro precedente e Kepler Cheuvreux a 58 euro da 44.

Oggi in generale ben raccolto il settore del lusso anche sulla scia dei risultati di Hermes: Brunello Cucinelli in salita del 2,3%, stesso rialzo anche per Tod's, mentre Ferragamo balza del 2% circa.

Strappa Leonardo con una crescita superiore all'8% sulle indiscrezioni di stampa secondo cui il Cda a metà della prossima settimana darà il via all'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione per riportare al Nyse la controllata americana Drs. La società verrebbe valutata circa 3,5 miliardi di euro e "la cessione del pacchetto azionario dovrebbe assicurare al gruppo italiano della difesa e sicurezza un introito pari a circa 2,1 miliardi", si legge nell'articolo de Il Messaggero. Una fonte vicina alla società ha successivamente dichiarato che non è stata presa alcuna decisione in merito alla quotazione di Drs. Gli analisti di Equita scrivono che "se confermato il deal a questa valutazione sarebbe molto positivo in quanto Drs da sola rappresenterebbe quasi l'intera market cap di Leonardo".

Banche lievemente raccolte con le big Unicredit e Intesa Sanpaolo rispettivamente in rialzo dello 0,20% e 0,7%. Bene Bper (+1,4%).

Pesante anche oggi Diasorin con un ribasso del 4,2%, terza seduta negativa consecutiva.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)