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Borsa Milano chiude in calo, pesano vendite banche, bene Unicredit

MILANO (Reuters) - Piazza Affari chiude negativa, penalizzata dalle vendite sulle banche, sulla scia dei risultati contrastati del settore.

"Sulla scusa dei numeri bancari un po' peggio delle attese si vendono gli istituti più piccoli e si compra Unicredit", dice un trader. "E' una mossa difensiva perché Unicredit é più indietro di altre in termini di valutazione, ma é anche molto più liquida", quindi più sicura in caso di shock esterni.

Sul mercato pesano sempre i timori legati alla politica e alla stabilità della zona euro, dopo l'allargamento degli spread con il Bund in vista del voto in Francia e delle posizioni di Marine Le Pen.

L'indice FTSE Mib perde lo 0,45%, l'Allshare lo 0,39%. Volumi intorno a 2,4 miliardi di euro nel finale. In Europa l'indice Ftseurofirst 300 segna +0,12%.

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** Nel settore bancario fra le peggiori BPER che lascia sul terreno il 7,83% dopo aver chiuso il 2016 con un calo dell'utile netto del 90% e dopo aver quasi dimezzato la cedola a 6 da 10 cent.

** Netto ribasso anche per Credito Valtellinese (-8,19%), penalizzato dalle poste straordinarie

** UBI BANCA cede il 5,73%. L'istituto ha chiuso l'anno con una perdita dovuta a svalutazioni e rettifiche; ha però proposto una cedola grazie all'utile registrato a livello normalizzato.

** Netto calo anche per BANCO BPM (-5,32%), in vista dei risultati previsti dopo la chiusura del mercato

** In controtrend UNICREDIT sale dello 0,56% mentre è in corso l'aumento di capitale; ieri nel primo pomeriggio ha diffuso i risultati. Giù INTESA SP che cede lo 0,65%.

** Ben raccolta BUZZI in salita del 2,72% dopo che ieri nel pomeriggio ha rivisto al rialzo le stime sul Mol 2016.

** Lettera anche su TELECOM ITALIA che arretra del 2,55%. Non aiuta la notizia dell'indagine dell'Antitrust italiano, che aggiunge nuovi dubbi sul tema banda larga, per il quale il gruppo deve già sostenere il nuovo concorrente Open Fiber.

** Bene il settore delle utility, con ENEL e A2A in salita rispettivamente dello 0,25% e dello 0,31%.

** Fra i minori, strappa GEFRAN con un balzo dell'11%.