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Borsa Milano chiude su minimi seduta con storno petroliferi, pesante Telecom

La sede di Borsa Italiana a Milano. REUTERS/Alessandro Garofalo

MILANO (Reuters) - Piazza Affari archivia sui minimi giornalieri un seduta volatile che ha visto il benchmark salire fino a un punto percentuale. A trascinare in territorio negativo il listino milanese sono stati alcuni finanziari, oltre a ENEL e TELECOM ITALIA che ha risentito dell'aumento di capitale della concorrente Altice.

Ma ad amplificare le perdite ha contribuito lo storno di petroliferi come ENI e SAIPEM sulla scia del cambio di direzione dei prezzi del petrolio nel tardo pomeriggio dopo che il centro nazionale degli uragani Usa ha segnalato che l'uragano Joaquin si sta dirigendo a est del porto di New York.

La correzione della borsa di Milano, avvenuta in scia al Dax tedesco, è stata confermata dal momento in cui anche gli indici a Wall Street hanno scelto la via del ribasso.

Il FTSE Mib ha terminato in ribasso dello 0,7% a 21.142 punti circa, l'AllShare dello 0,69% e il Mid Cap poco mosso. Il benchmark europeo FTSEurofirst 300 lascia sul campo lo 0,4%. Volumi per un controvalore di poco meno di 2,9 miliardi di euro.

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Il paniere dei bancari italiani cede circa mezzo punto percentuale con in controtendenza titoli come POP MILANO, UNICREDIT e MEDIOBANCA il cui patto si è ridotto al 31,09% del capitale dal 31,82% e sarà automaticamente rinnovato per 2 anni.

Lettera anche su STMICRO che, come altri produttori di semiconduttori, è depresso dai timori che Apple possa ridurre gli ordini di semiconduttori per l'iPhone nel quarto trimestre.

Fra i petroliferi e i titoli collegati TENARIS resiste in territorio positivo. A seguito di un "investor day" tenuta dalla società a Londra, Equita ha confermato la raccomandazione "buy" sul titolo sottolineando che il gruppo è esposto ad alcuni mercati che dovrebbero crescere in maniera significativa nel lungo termine, la solidità finanziaria del gruppo e le quotazioni ai minimi storici di price/book value.

MEDIASET corre sui segnali di crescita del mercato pubblicitario fornite ieri dal'AD della concorrente Rai Pubblicità Fabrizio Piscopo e riportate dalla stampa.

FIAT CHRYSLER corrobora il rally ispirato dal forte interesse citato dalla stampa per la quotazione di Ferrari con gli incoraggianti dati di vendite negli Stati Uniti.

A picco le quotazioni di RCS dopo il nuovo rinvio della vendita di Rcs Libri che, se saltasse, renderebbe più concreto il rischio di un aumento di capitale per il gruppo di via Rizzoli.

Restando fuori dai panieri principali, balza BANCA INTERMOBILIARE. "A fronte di rinnovate manifestazioni di interesse da parte di importanti operatori del settore", Veneto Banca ha disposto di riavviare i contatti con potenziali acquirenti del 51,4% sia a livello nazionale che internazionale dopo che è non giunta entro i termini l'autorizzazione della Bce all'acquisizione da parte della cordata con cui era stato concluso un contratto di compravendita.

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