Borse Asia Pacifico contrastate, occhi su Bce e Cina
(Reuters) - Borse asiatiche contrastate mentre gli operatori guardano all'imminente piano di stimolo dell'economia annunciato ieri dalla Cina e alle mosse della Bce.
L'indice MSCI cede lo 0,1% dopo aver recuperato circa il 6% dal minimo toccato il 20 marzo.
Pechino ha assicurato ieri di voler sostenere l'economia tagliando le tasse sulle piccole imprese e accelerando gli investimenti sulla linea ferroviaria.
La Bce dovrebbe mantenere oggi l'attuale livello dei tassi e fornire nuovi segnali circa la volontà di combattere le spinte deflazionistiche nella zona euro.
L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,84% a 15.071,88, dopo aver toccato quota 15.086,73, il risultato migliore dall'11 marzo.
A SHANGAI l'indice Shanghai Composite Index perde lo 0,76% a 2.043,35 punti, mentre il China Enterprises Index delle blue chip di Hong Kong avanza dello 0,7%, dopo aver raggiunto il massimo intraday dal 20 febbraio.
Il mercato si interroga sui negoziati tra Hong Kong Exchanges and Clearing Ltd (HKEx) e la borsa di Shanghai per offrire agli operatori accesso reciproco sulle proprie piattaforme. Prada cede più dell'8% dopo aver diffuso i risultati del 2013, chiuso con un tasso di crescita degli utili inferiore all'1%.
A SINGAPORE l'indice Straits Times guadagna lo 0,8%. Guida i rialzi con un +4,8% il gruppo Noble, che ha ricevuto da Cofco un'offerta del valore di 1,5 miliardi di dollari per cedere il 51% di Noble Agri.
Anche a SEUL predominano le prese di beneficio. L'indice Kospi chiude in calo dello 0,2% a 1.993,70 punti, dopo aver guadagnato in sei giorni il 2,9%.
A TAIWAN l'indice TAIEX scende di 8,97 punti a 8.896,48, dopo essere salito dello 0,36% nella precedente seduta. Il comparto dei semiconduttori cede lo 0,89%, con il leader di mercato Taiwan Semiconductor Manufacturing corporation che perde l'1,25%.
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