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Borse Asia volatili, tendenzialmente negative

Reuters - - Le borse dell'area Asia-Pacifico si sono mosse all'insegna della volatilità, soprattutto in Cina, e per lo più nell'area si incontrano segni a tratti negativi. Particolarmente altalenanti i mercati cinesi su cui hanno pesato le voci di pressioni fatte dal governo per far aumentare gli acquisti da parte dei broker e sostenere così il mercato.

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,48 perde l'0,34%. L'indice giapponese Nikkei ha chiuso a -0,39%.

I mercati cinesi si sono mossi all'insegna della volatilità con gli indici dei maggiori titoli che hanno attraversato più volte la parità in corso di seduta. L'indice dopo aver aperto in calo del 4,4% ha toccato lo 0,2% per poi ridiscendere a -1%. Un tracciato analogo lo ha seguito SHANGHAI l'indice: -4,6% in apertura, sopra la parità (+0,2) in corso di seduta, poi nuovamente sotto dell'1%.

HONG KONG: più contenute le oscillazioni in questa borsa con i titoli energetici che però perdono il 2%, mentre i titoli del comparto tecnologico viaggiano intorno al +1%.

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Prada perde lo 0,67%.

TAIWAN ha aperto sotto la parità, ma ha recuperato in corso di seduta.

SEUL ha chiuso piatta dopo una giornata in terreno positivo dopo aver toccato in apertura un ribasso dell'1,6%. Particolarmente richiesti i titoli automobilistici che hanno segnato forti rialzi: Hyundai Motor ha guadagnato il 3,4% e Kia Motors 3,2%.

I mercati australiani sono sostanzialmente piatti con investitori prudenti. I titoli del settore finanziario si sono mossi meglio, malgrado i dubbi per lo stato di salute dell'economia cinese e per i dati del Pil australiano che sono stati al di sotto delle attese.