Le Borse reagiscono all'incertezza politica Usa. Bene i bancari
La piazza azionaria giapponese continua a rimanere sull'altalena, con un'alternanza di sedute positive e negative che testimoniamo l'incertezza degli investitori. Dopo il recupero di ieri, l'indice Nikkei 225 oggi è sceso dello 0,58%, frenato dall'apprezzamento dello yen nei confronti del dollaro, con il cambio ritornato al di sotto di quota 106.
Non hanno certo aiutato le indicazioni dal fronte macro, visto che a gennaio la produzione industriale in Giappone ha subito un crollo del 6,8%, segnando il calo più forte da marzo 2011, in peggioramento rispetto alla lettura iniziale che aveva mostrato una contrazione del 6,6%.
A poco più di un'ora dall'apertura si muovono in positivo le Borse europee che dopo una partenza incerta e poco distante dalla parità sono riuscite ad imboccare la via dei guadagni. Il Cac40 e il Ftse100 salgono dello 0,06% e dello 0,16%, preceduti dal Dax30 che avanza dello 0,36%.
I mercati provano a reagire alle crescenti tensioni in seno alla politica Usa, dopo che la portavoce della Casa Bianca ha smentito i rumors relativi ad un imminente licenziamento del consigliere per la Sicurezza Nazionale.
Intanto il procuratore speciale Robert Mueller ha ordinato alla Trump Organisation di consegnare i documenti nell'ambito del Russiagate.
Sul fronte macro oggi in Europa si guarderà all'aggiornamento finale dell'inflazione di febbraio che dovrebbe confermare il rialzo dello 0,2% della lettura preliminare, in recupero rispetto al calo dello 0,9% di gennaio. Per la versione "core" si prevede un rialzo dell'1,2% su base annua, dopo il calo dell'1,7% precedente.
Anche in Italia si conoscerà la lettura finale dell'inflazione di febbraio che dovrebbe mostrare una variazione positiva dello 0,1%, mentre l'inflazione armonizzata è vista in calo dello 0,3%, in linea con l'indicazione preliminare.
Intanto si muove in positivo anche Piazza Affari dove il Ftse Mib si muove in are 22.750, con un vantaggio dello 0,15%. Da segnalare che a mercati chiusi è atteso il responso di Fitch e Moody's sul rating dell'Italia.
In rialzo i bancari trainati da Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che sale dell'1,34% e poco distante troviamo Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) con un progresso dell'1,03%. Bper Banca e Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) crescono dello 0,87% e dello 0,81%, mentre Banco BPM e Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) avanzano dello 061% e dello 0,33%.
Sotto i riflettori ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che viaggia in positivo dello 0,4% nel giorno in cui sarà presentato a Londra il nuovo piano strategico 2018-2021. In positivo anche gli altri due protagonisti del settore oil, con Tenaris (Amsterdam: TS6.AS - notizie) e Saipem (Londra: 0NWY.L - notizie) in ascesa dello 0,63% e dello 0,3%.
Ancora vendite per Atlantia (Londra: 0I2R.L - notizie) che anche oggi scivola in fondo al Ftse Mib con un rosso dell'1,38%. Male gli industriali con CNH Industrial e Leonardo in ribasso di circa l'1%, seguiti da Fca che limita le perdite allo 0,48%.
Sul fronte macro Usa oggi saranno resi nuovi i nuovi cantieri edili che a febbraio dovrebbero calare da 1,326 a 1,28 milioni di unità, mentre le licenze di costruzione, sempre a febbraio, sono viste in frenata da 1,396 a 1,303 milioni di unità.
Per la produzione industriale di febbraio le stime parlano di un rialzo dello 0,2% dopo il calo dello 0,1% precedente, mentre la capacità di utilizzo degli impianti dovrebbe salire frazionalmente dal 77,5% al 77,6%.
In calendario anche il dato preliminare della fiducia Michigan che a marzo dovrebbe attestarsi a 97 punti rispetto ai 99,7 punti della versione definitiva di febbraio.
Prima dell'avvio degli scambi a Wall Street saranno resi noti i conti degli ultimi tre mesi di Tiffany & Co (NYSE: TIF - notizie) . che per non deludere le attese dovrà centrare l'obiettivo di un utile per azione pari a 1,64 dollari.
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