I contatori dei termosifoni vanno anche d’estate. E ci costano
Erano stati introdotti per far risparmiare i consumatori, ma i nuovi contatori per i termosifoni, collegati ai ripartitori di calore, rischiano di regalare brutte sorprese. Come è successo a un lettore de Il Salvagente, che ha mandato una lettera al mensile che ha scoperto che quello che è capitato all’uomo non è un caso isolato.
I termosifoni, inutile dirlo, restano spenti nei mesi caldi e, dunque, non dovrebbero consumare. Eppure è capitato a diversi italiani di scoprire alla fine dell’estate che il contatore si era mosso, come è successo al lettore che ha scoperto che durante l’estate, quando l’impianto era del tutto spento, il ripartitore aveva fatto 35 scatti, pari al 5% del consumo annuale, per un totale di circa 30 euro. Ma come può essere?
A spiegarlo è lo stesso mensile, che mette in guardia dal rischio e spiega come provare a riavere indietro i soldi richiesti. Per capire cosa è successo bisogna capire come funzionano i moderni contatori dei termosifoni. Il funzionamento è facile: i moderni contabilizzatori hanno due sensori, uno misura la temperatura del radiatore, l’altro quella dell’aria. Se la differenza di temperatura è superiore ai 3 gradi il contatore inizia a scattare. Insomma, quando d’inverno accendiamo i termosifoni questi sono più caldi dell’aria di casa e, dunque, il contatore scatta. Ma d’estate?
Gli inconvenienti che possono avvenire sono due. In primo luogo, se il sole colpisce direttamente il termosifone lo riscalda e lo fa diventare più caldo della stanza in cui si trova, facendo così scattare il contatore. Se durante il giorno la stanza raggiunge i 30-32 gradi e i termosifoni i 29-30 gradi, poi di sera la temperatura della stanza scende anche di una decina di gradi, mentre quella dell’acqua contenuta nei radiatori cala molto più lentamente. A quel punto partono i contatori.
Come risolvere il problema? In verità poco, l’unica cosa da fare è controllare il numero del contatore alla fine della stagione invernale e fotografarla. A fine estate, poi, ricontrolliamo il contatore e se si è mosso possiamo fare un’altra foto e chiedere all’amministratore di stornare quell’aumento dai costi.