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I contatori dei termosifoni vanno anche d’estate. E ci costano

I moderni contabilizzatori hanno due sensori, uno misura la temperatura del radiatore, l’altro quella dell’aria. (Credits – Flickr/Filippo Canzani)
I moderni contabilizzatori hanno due sensori, uno misura la temperatura del radiatore, l’altro quella dell’aria. (Credits – Flickr/Filippo Canzani)

Erano stati introdotti per far risparmiare i consumatori, ma i nuovi contatori per i termosifoni, collegati ai ripartitori di calore, rischiano di regalare brutte sorprese. Come è successo a un lettore de Il Salvagente, che ha mandato una lettera al mensile che ha scoperto che quello che è capitato all’uomo non è un caso isolato.

I termosifoni, inutile dirlo, restano spenti nei mesi caldi e, dunque, non dovrebbero consumare. Eppure è capitato a diversi italiani di scoprire alla fine dell’estate che il contatore si era mosso, come è successo al lettore che ha scoperto che durante l’estate, quando l’impianto era del tutto spento, il ripartitore aveva fatto 35 scatti, pari al 5% del consumo annuale, per un totale di circa 30 euro. Ma come può essere?

A spiegarlo è lo stesso mensile, che mette in guardia dal rischio e spiega come provare a riavere indietro i soldi richiesti. Per capire cosa è successo bisogna capire come funzionano i moderni contatori dei termosifoni. Il funzionamento è facile: i moderni contabilizzatori hanno due sensori, uno misura la temperatura del radiatore, l’altro quella dell’aria. Se la differenza di temperatura è superiore ai 3 gradi il contatore inizia a scattare. Insomma, quando d’inverno accendiamo i termosifoni questi sono più caldi dell’aria di casa e, dunque, il contatore scatta. Ma d’estate?

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Gli inconvenienti che possono avvenire sono due. In primo luogo, se il sole colpisce direttamente il termosifone lo riscalda e lo fa diventare più caldo della stanza in cui si trova, facendo così scattare il contatore. Se durante il giorno la stanza raggiunge i 30-32 gradi e i termosifoni i 29-30 gradi, poi di sera la temperatura della stanza scende anche di una decina di gradi, mentre quella dell’acqua contenuta nei radiatori cala molto più lentamente. A quel punto partono i contatori.

Come risolvere il problema? In verità poco, l’unica cosa da fare è controllare il numero del contatore alla fine della stagione invernale e fotografarla. A fine estate, poi, ricontrolliamo il contatore e se si è mosso possiamo fare un’altra foto e chiedere all’amministratore di stornare quell’aumento dai costi.