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ENI: i broker rinnovano il buy dopo vendita quota Zohr a Rosneft

La seduta odierna prosegue senza infamia e senza lode per ENI (Londra: 0N9S.L - notizie) che, dopo aver provato a riconquistare la soglia dei 14 euro la scorsa settimana, si è riportato al di sotto di tale livello, pur mantenendosi a poca distanza dallo stesso. Ieri il titolo si è fermato sulla parità e anche oggi fatica ad imboccare una direzione ben precisa.

Dopo un avvio debole ENI (Euronext: ENI.NX - notizie) è sceso a segnare un minimo intraday a 13,71 euro, salvo poi risalire la china e presentarsi negli ultimi minuti sui massimi intraday a 13,86 euro, con un frazionale rialzo dello 0,06% e oltre 5,5 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi.

Eni scansa le vendite con rialzo petrolio e giudizi analisti

ENI riesce in ogni caso a schivare le vendite che stanno interessando Piazza Affari, aggrappandosi in qualche modo alla risalita dei prezzi del petrolio. Dopo aver guadagnato circa mezzo punto percentuale, l'oro nero oggi riesce a fare ancora meglio, avanzando di quasi il 2% in direzione dei 50,5 dollari al barile.

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Conclusa cessione a Rosneft quota del 30% di Zohr

ENI non riesce ad approfittare più di tanto di questo balzo in avanti e non trova particolare sostegno nelle notizie diffuse ieri, quando è stato reso noto che il gruppo ha concluso la cessione a Rosneft di una quota del 30% del giacimento di Zohr, scoperto in Egitto nel 2015.

La vendita, che era stata comunicata nel dicembre 2016, e? avvenuta per un corrispettivo di 1,125 miliardi di dollari, oltre al rimborso pro quota da parte di Rosneft degli investimenti gia? effettuati, quantificati all'epoca in 450 milioni di dollari.
ENI detiene ora una quota di partecipazione nella concessione del 60%, Rosneft il 30% e BP il 10%, ricordando che queste ultime due società hanno anche una opzione call per l’acquisto di un ulteriore 5% a testa.

La scorsa settimana l’AD di ENI, Descalzi, aveva confermato l’avvio della produzione del campo entro la fine del 2017, secondo Equita SIM ragionevolmente a dicembre, dopo i test di novembre.

Il commento di Equita SIM

Gli analisti della SIM milanese ritengono che la notizia non abbia effetti rilevanti sul titolo, ma elimina gli elementi di incertezza legati alla finalizzazione della dismissione che non sembrava cosi? semplice come quella del 10% a BP, date le misure sanzionatorie americane e l’ingresso del gigante russo in Egitto.
Confermata intanto la view positiva su ENI che secondo Equita SIM resta da acquistare con un prezzo obiettivo a 16,5 euro.

La view di Bca Akros e di Ubs (Londra: 0QNR.L - notizie)

A puntare sul titolo è anche Banca Akros che oggi ha ribadito il rating "buy", con un target price a 18 euro. Secondo gli analisti con la finalizzazione della cessione di una quota di Zohr a Rosneft, ENI ha segnato un'altra mossa importante per raggiungere il suo obiettivo di dismissioni nel periodo 2017-2020.
Banca Akros apprezza la strategia dula exploration del gruppo, anche in considerazione dei brillanti risultati che la società ha registrato in fase di esplorazione.

Infine, una conferma bullish per ENI arriva anche da Ubs che oggi ha rinnovato l'invito a comprare il titolo, con un fair value a 17 euro. Per la banca elvetica la conclusione della vendita di una quota di Zohr a Rosneft conferma il trend di deleveraging di ENI nel 2017.

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