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ESCLUSIVA - Elicotteri India, dalle due verità dei consulenti AW un nodo da sciogliere in Appello

di Emilio Parodi MILANO (Reuters) - Per l'accusa erano i due professionisti internazionali attraverso i cui contratti si sarebbe creata la provvista per le presunte tangenti sull'appalto da 560 milioni di euro vinto da AgustaWestland nel 2010 per 12 elicotteri all'India. Per le difese erano invece due consulenti le cui prestazioni furono realmente eseguite a fronte di necessità reali, e quindi regolarmente remunerate e contabilizzate. Per il Tribunale di Busto Arsizio - che il 9 ottobre scorso ha assolto dall'accusa di corruzione internazionale gli ex AD di Finmeccanica e AgustaWestland Giuseppe Orsi e Bruno Spagnolini - sono due operatori internazionali le cui fatture (non sarà chiaro fino alla pubblicazione delle motivazioni della sentenza se di entrambi o di uno solo di loro) sono state gonfiate da maggio 2009 a giugno 2010, reato per il quale Orsi e Spagnolini sono stati condannati a due anni, pena sospesa. [ID:nL6N0S42LI] Il britannico Christian Michel e il cittadino Usa e italiano residente in Svizzera Guido Ralph Haschke, i due consulenti "nemici", figure cruciali di una vicenda che per più di un anno ha occupato le prime pagine in India e in Italia e fatto saltare per ora una commessa multimilionaria per il gruppo italiano, hanno accettato adesso per la prima volta di parlare con la stampa. Michel per la verità non è neppure mai potuto essere ascoltato dai magistrati. UNA CONSULENZA DI TROPPO? E dalle due interviste separate, e spesso contrapposte, concesse a Reuters, emergono informazioni che non potranno che essere al centro del futuro processo in Corte d'Appello, a cui sia le difese che l'accusa, per motivi opposti, hanno già ipotizzato di ricorrere. Eventuale appello che si svolgerebbe a Milano. Di certo per i giudici di secondo grado sarà importante capire se una delle due consulenze era davvero di troppo oppure no, in che misura, e per quale motivo: perché nelle interviste Michel definisce quella di Haschke "non qualificata per essere usata come offset per il contratto" e Haschke valuta il lavoro affidato a Michel "una sovrapposizione" rispetto al suo. E si tratta di incarichi per diversi milioni di euro. Una quarantina, il valore totale che è stato citato nel corso del dibattimento. Un nodo non secondario, visto il ruolo essenziale che nella definizione di questa vicenda occupano e occuperanno - sia per l'accusa che per le difese - queste due consulenze. Nel frattempo, c'è attesa per le motivazioni della sentenza delle tre giudici di Busto Arsizio, previste entro l'inizio di gennaio, che potranno contribuire a dipanare una matassa ancora non chiaramente sciolta, sia perché ci sono stati dei patteggiamenti (quello di Haschke e quello di AgustaWestland) in relazione alla corruzione, esclusa "perché il fatto non sussiste" dalla sentenza; sia perché c'è ancora un fascicolo di indagine in attesa di chiusura, nel quale, fra gli altri, figura fra gli indagati anche Michel. -- Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia