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Fisco, dopo Apple anche McDonald’s nel mirino Ue

Clienti in un ristorante McDonald's a Brooklyn, New York City. REUTERS/Lucas Jackson

Non si ferma l’attività di controllo della Commissione europea sugli accordi fiscali tra Stati e aziende, al fine di pagare meno tasse. Dopo il caso Apple-Irlanda, con maxi multa da 13 miliardi per l’azienda di Cupertino, il mirino della commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager, si sposta sul Lussemburgo.

Il Granducato avrebbe riservato a GdF Suez, il gruppo elettrico francese dal 2015 rinominato Engie, un trattamento fiscale di favore. Le indagini non sono semplici perché chiamano in causa anche il governo francese che possiede il 32,8 per cento di Engie. “Guarderemo con attenzione ai tax ruling (accordi fiscali di favore, ndr) del Lussemburgo, che sembrano contraddire le regole nazionali e consentire a GdF Suez di pagare meno tasse delle altre società”, ha commentato la Vestager.

Anche Fiat. Già 11 mesi fa l’Antitrust Ue aveva stabilito che il Lussemburgo aveva concesso benefici fiscali selettivi a Fiat, mentre sta indagando in queste settimane contro i tax ruling concessi a McDonlad’s. Secondo quanto riportato dal Financial Times, la catena di fast food potrebbe essere costretta a versare circa 500 milioni di tasse arretrate al Lussemburgo.