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Forex, euro riduce calo, non mostra segni di panico su Grecia

Un dealer a lavoro. REUTERS/Ralph Orlowski (Reuters)

NEW YORK (Reuters) - L'euro mostra resilienza davanti all'avvicinarsi della Grecia alla possibile uscita dall'unione monetaria, sostenuto anche dall'intervento della Banca nazionale svizzera e dagli investitori che non danno per scontato che Atene sceglierà di lasciare la valuta unica. "Se la gente stesse mettendo in dubbio la coesione dell'intera unione monetaria, allora dovrebbe voler uscire dall'euro. La relsilienza dell'euro indica che la gente non crede che l'unione monetaria andrebbe a pezzi, anche se la Grecia dovesse uscire" dice la strategist di Rabobank Jane Foley, sottolineando che lo spostamento verso i titoli rifugio. "Forse il mercato non crede che l'uscita della Grecia possa creare quel tipo di contagio che ci sarebbe stato alcuni anni fa. Se i greci dovessero votare 'no' nel weekend, questa teoria verrà testata". Contrariamente a quanto si attendesse il mercato, che fino a venerdì contava sul raggiungimento di un'intesa, la Grecia ha lasciato il tavolo dei negoziati e annunciato un referendum per domenica prossima sull'accordo proposto da Commissione Ue, Bce e Fmi, chiedendo alle istituzioni creditrici di prolungare il termine dell'attuale programma di assistenza finanziaria, ricevendo però una risposta negativa. La Grecia non potrà quindi pagare gli 1,6 miliardi dovuti il 30 giugno al Fmi e potrebbe si avviarsi verso un default che potrebbe portarla fuori dall'euro. Il franco svizzero ha intanto ridotto i guadagni registrati sulla corsa alla valuta rifugio contro l'euro dopo che il presidente della banca centrale Thomas Jordan ha confermato che l'istituto è intervenuto sul mercato valutario. Attorno alle 15,25 la moneta unica vale 1,0363/67 franchi dopo una chiusura a 1,0424 e dopo un minimo a 1,0316.