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Forte sbandata per Fca. Cosa lascia perplessi mercato e broker?

A Piazza Affari c'è ancora tensione su Fca che ieri ha vissuto una seduta volatile, condizionata dalla diffusione dei conti del secondo trimestre e dei primi sei mesi dell'anno. La giornata di ieri alla fine si è conclusa con una flessione di quasi due punti percentuali, ma sono ben più ampie le perdite subite oggi. Fca, che occupa una delle ultime posizioni nel paniere del Ftse Mib, negli ultimi minuti viene fotografato a 5,745 euro, con un affondo del 7,49% e volumi di scambio vivaci visto che fino ad ora sono transitate sul mercato oltre 36 milioni di azioni, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 18,7 milioni di pezzi.

I principali numeri del secondo trimestre e del primo semestre

Fca ieri ha presentato i conti del secondo trimestre, chiuso con un utile netto n rialzo del 25% a 0,3 miliardi di euro, ma su base adjusted il dato è salito del 91% a 1,6 miliardi di euro.
I ricavi sono scesi del 2% a 27,893 miliardi di euro, mentre l'utile operativo adjusted è salito del 16% a 1,628 miliardi di dollari.

Con riferimento ai primi sei mesi dell'anno i ricavi sono saliti a 54,46 miliardi di euro, mentre l'utile netto è passato da 284 a 799 milioni di euro e quello adjusted si è più che triplicato da 403 milioni a 1,24 miliardi di euro. Il reddito operativo è aumentato del 23% a 2,37 miliardi di euro e quello adjusted è cresciuto del 43%, superando quota 3 miliardi di euro.
L'indebitamento netto industriale a fine giugno scorso è pari a 5,47 miliardi di euro, in rialzo rispetto ai 5,05 miliardi di fine 2015.

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Migliorata la guidance per l'esercizio 2016

Grazie alla forte performance operative del primo semestre, Fca ha rivisto al rialzo le guidance per l'intero anno. I ricavi netti sono attesi a oltre 112 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto alla stima precedente, mentre le previsioni sull'utile operativo adjusted sono state riviste da oltre 5 miliardi a più di 5,5 miliardi di euro. L'utile netto adjusted è visto ora sopra i 2 miliardi di euro in confronto agli oltre 1,9 miliardi indicati in precedenza. Nessuna variazione invece per l'indebitamento netto industriale, per il quale la proiezione resta invariata al di sotto dei 5 miliardi di euro.

La view delle banche d'affari

Gli analisti di Equita SIM affermano che i risultati del secondo trimestre di Fca, al netto degli oneri non ricorrenti, sono stati migliori delle attese. Gli analisti fanno sapere che il rialzo della guidance per l'anno in corso non è una sorpresa assoluta, ma la nuova indicazione è superiore alle loro previsioni.
La SIM milanese anticipa un fine tuning da apportare alle stime e alla valutazione, confermando nel frattempo la raccomandazione "buy" sul titolo, con un prezzo obiettivo a 9,2 euro.

A puntare sul titolo è anche Banca Akros che rinnovato l'invito all'acquisto, pur ritoccando il target price da 10,4 a 10 euro. Quest'ultima mossa è da ricondurre al de-rating dei multipli del settore, mentre con riferimento ai conti trimestrali gli analisti parlano di numeri in linea con le attese. Banca Akros ha migliorato le stime relative all'anno in corso e al prossimo, per tenere conto di migliori margini in Nord America e in Europa.

Più cauta la view di Mediobanca Securities che su Fca mantiene fermo il rating "neutral", con un fair value a euro. Dopo la buona trimestrale, accompagnata dal miglioramento della guidance, gli analisti credono che l'attenzione sarà catalizzata da una verifica delle stime sul 2017.
Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) prevede una crescita del 30% a fronte del rialzo del 26% stimato dal consensus e se ciò venisse confermato, secondo gli analisti il titolo sarebbe sottovalutato.

Negativo il giudizio di Commerzbank (Xetra: CBK100 - notizie) che invita a ridurre l'esposizione ad Fca in portafoglio, con un prezzo obiettivo a 6 euro. Gli analisti riconoscono che i risultati trimestrali di Fca sono stati in linea con le attese, ma di fatto sono un po' deludenti considerando che gli altri competitors fino ad ora hanno battuto le previsioni.

Infine, Exane ritiene che il titolo sia destinato a sottoperformare, con un target price ritoccato leggermente da 4,6 a 4,7 euro. Il broker segnala che Fca si aspetta margini a circa il 10% entro la seconda metà del 2017 nell'area Nafta, mentre la loro stima è pari a circa la metà. Una view che sembra essere sostenuta dall'espansione contenuta dei margini nel secondo trimestre di quest'anno.

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