Gas Naturale Ai Massimi Del 2018. Cosa Aspettarsi Dai Mercati
Nel Vecchio Continente e negli USA salgono i prezzi del gas naturale. Il prezzo ha raggiunto i massimi di novembre 2018. In Europa il rincaro del gas naturale è più sentito, vista la crisi dell’offerta e la mancanza di fonti energetiche alternative. Ciò sta causando un rincaro del prezzo della commodity.
Inoltre la Russia ha ridotto drasticamente le forniture in Europa e non ha dato nemmeno il tempo per produrre delle scorte. Tutto questo non è possibile risolverlo nel breve termine, nemmeno con le fonti alternative. Le autorità proposte dovrebbero agire in maniera tale da aumentare l’offerta di gas naturale. In questo modo si ridurrebbe anche il relativo prezzo
Negli Stati Uniti i future sul gas naturale stanno segnando nuovi massimi che non si vedevano da un po’. Gli aumenti dipendono molto dai nuovi modelli climatici e dal clima caldo che potrebbe durare fino alla fine del mese. A questo si aggiungono i problemi legati alle forniture scarse dal Golfo del Messico in seguito all’uragano Ida che ha interrotto le forniture offshore.
Emirati Si Lanciano Sul Gas Naturale. Acquistato Giacimento Israeliano
Delek Drilling, società israeliana, ha venduto il 22% del giacimento di gas naturale Tamar a Mubadala Petroleum, la cui ubicazione è nel Mediterraneo orientale. Ad aprile già ci sono state le prime intese tra le due società, ma l’accordo ufficiale è arrivato giovedì 2 settembre, dopo il benestare del governo di Tel Aviv. La società emirata pagherà a Delek Drilling l’enorme cifra di 1 miliardo di dollari. Questa è senza dubbio una delle maggiori intese a livello commerciale tra Israele e Emirati Arabi Uniti. 238 miliardi di piedi cubi è la stima della riserva di Tamar, con una capacita produttiva di 11 miliardi di piedi cubi l’anno.
Gas Naturale Procede Verso Una Correzione?
Dopo i minimi registrati ad aprile, il gas naturale ha avviato un lungo rally che è ancora in atto. Da quel mese ad oggi la quotazione è aumentata del 102,53%. Attualmente la quotazione ha raggiunto i massimi di novembre 2018. In quel periodo il prezzo fece un lungo cammino ribassista durato quasi due anni. Quindi si prospetta un duro periodo per la sua quotazione.
L’RSI non dà segnali positivi, in quanto indica un mercato in zona di ipercomprato. La rottura dei massimi di novembre potrebbe salvare il prezzo da un possibile ribasso, altrimenti una prima zona di supporto la si vede a $ 4,12. La rottura di questa soglia porterebbe il prezzo a $ 3,39 ai massimi di fine ottobre – inizi novembre.
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