Governo, Letta lavora su programma prima di andare al Colle

ROMA (Reuters) - Il presidente del Consiglio Enrico Letta si prepara all'incontro di questa sera con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sul cammino parlamentare per legittimare il suo governo dopo l'uscita dalla maggioranza di Forza Italia. Intanto prepara il programma ora che l'uscita dalla crisi economica pare essere a portata di mano ma va incrementato il raggiungimento di risultati concreti. Il riferimento a risultati concreti e uscita dalla crisi Letta l'ha fatto in una conferenza stampa a villa Madama insieme con il primo ministro d'Israele Benjamin Netanyahu al termine del bilaterale fra i due Paesi. Si è trattato dell'appuntamento ufficiale di oggi che ha fatto ritardare e slittare alla serata l'appuntamento di Letta al Quirinale. "In questo momento l'uscita dalla crisi economica appare a portata di mano ma la concretezza dei risultati va portata a livello ancora più alto", ha detto Letta citando i 12 accordi firmati con Israele fra i risultati raggiunti. "Dobbiamo alle nostre pubbliche opinioni risposte concrete", ha aggiunto rispondendo indirettamente alle numerose pressioni con più di una punta polemica nel dibattito politico del fine settimana fra le maggiori forze che sostengono il governo. In particolare c'è stato un vivace scambio di battute fra quello che viene indicato dai sondaggi come il più che probabile vincitore delle primarie di domenica prossima per la segreteria del Pd, Matteo Renzi, e il vice premier a leader del Nuovo centrodestra (Ncd), Angelino Alfano. RENZI ANNUNCIA: SI VOLTA PAGINA. ALFANO CHIEDE RIFORME Il sindaco di Firenze, in un'intervista ieri a Repubblica, ha annunciato che con lui "il Pd volta pagina" e che si andrà alle elezioni se il governo non darà nuovo impulso alle riforme istituzionali, alle politiche per il lavoro e ad un cambio di strategia economica a livello europeo. Ha chiesto anche un riequilibrio del governo fra Pd e Ncd ricordando che il suo partito ha 300 deputati contro i 30 degli alfaniani. Gli ha risposto oggi, sul medesimo giornale, Alfano, che dopo il rituale riscaldamento muscolare - "non abbiamo paura di andare al voto prima del 2015" - rilancia sull'agenda di governo per il prossimo anno, a cominciare dal metodo di lavoro. "Le larghe intese devono diventare chiare intese. Abbiamo appena visto il metodo tedesco. Il patto tra Cdu e Spd, sebbene alla [cancelliera Angela] Merkel mancassero solo 5 deputati, è circostanziato. Noi vogliamo scrivere mese per mese gli obiettivi da raggiungere", ha detto il vicepremier. Incalzato a destra da Forza Italia, che già lo accusa di fare la ruota di scorta del Pd al governo, Alfano prova a declinare il suo programma di governo per il 2014 su "questioni ineludibili, senza le quali non firmeremo il contratto". "Tutto deve ruotare attorno al lavoro: tagli robusti alla spesa pubblica improduttiva, riforma elettorale, fine del bicameralismo perfetto, detassazione per le imprese, determinazione del salario di produttività", ha elencato Alfano. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia