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Greggio, Brent in rialzo su applicazione tagli produzione Opec e Russia

Un impiegato su un convoglio ferroviario che trasporta greggio in una raffineria in Russia. REUTERS/Sergei Karpukhin (Reuters)

LONDRA (Reuters) - I prezzi dei futures sul Brent proseguono in rialzo, spinti dalle indicazioni sulla riduzione della produzione da parte dei paesi Opec e della Russia.

L'accordo per tagliare l'output di circa 1,8 milioni di barili al giorno non aveva trovato piena applicazione nella prima parte dell'anno, ma il secondo semestre ha registrato un'accelerazione nell'attuazione.

In ottobre la produzione dei paesi membri dell'Opec è scesa di 80.000 barili al giorno, a 32,78 milioni di barili, con un tasso di applicazione dei tagli pari al 92%, in crescita rispetto all'86% di settembre.

La Russia nel mese in corso ha ridotto l'output di circa 300.000 barili al giorno, scendendo sotto i livelli dell'ottobre 2016.

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Il mercato sta registrando il riequilibro fra domanda e offerta. Ma già cominciano a manifestarsi timori su come i paesi usciranno dall'accordo sui tagli alla produzione, che dovrebbe scadere nel marzo 2018: la paura è che si passi rapidamente da un deficit di circa 260.000 barili a un eccesso di 1,5 milioni di barili, con relativo collasso dei prezzi. Per questo motivo Arabia Saudita e Russia puntano a estendere i tagli a tutto il 2018.

Attorno alle 10,45 italiane, il futures sulle consegne di Brent a dicembre si attesta a 61,51 dollari al barile (+0,57 dollari), dopo aver oscillato tra 61,05 e 61,70 dollari. Il contratto di riferimento sul greggio leggero Usa guadagna 0,64 dollari, a 55,02 dollari il barile, dopo aver oscillato fra 54,55 e 55,22 dollari.

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