Annuncio pubblicitario
Italia markets open in 2 hours 3 minutes
  • Dow Jones

    38.085,80
    -375,12 (-0,98%)
     
  • Nasdaq

    15.611,76
    -100,99 (-0,64%)
     
  • Nikkei 225

    38.012,76
    +384,28 (+1,02%)
     
  • EUR/USD

    1,0725
    -0,0008 (-0,08%)
     
  • Bitcoin EUR

    59.949,96
    -24,16 (-0,04%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.387,74
    +5,17 (+0,37%)
     
  • HANG SENG

    17.626,75
    +342,21 (+1,98%)
     
  • S&P 500

    5.048,42
    -23,21 (-0,46%)
     

I ricchi fuori dalla lista dei miliardari di Forbes

Le persone più note escluse dall'elenco dei facoltosi del pianeta

I mercati finanziari, si sa, sono soggetti a numerose turbolenze. E chi non è abbastanza forte e competitivo da resistere agli scossoni della crisi rischia di venire travolto e di perdere molto denaro. E’ ciò che è successo alle persone che nel 2012 non si sono ritrovate nella World’s Billionaires compilata da Forbes, la lista degli uomini più ricchi del mondo.

Quest’anno sono stati ben 129 i paperoni espulsi dall’elenco: 117 hanno visto le loro ricchezze scendere sotto la soglia minima del miliardo di dollari e 12 sono passati a miglior vita. La maggior parte delle espulsioni riguarda la Cina (36), seguita da Stati Uniti (18) e Russia (16).

Tra i “bocciati” celebri c’è l’autrice della saga di Harry Potter, J.K. Rowling. La scrittrice sarebbe piombata al di sotto del limite di 1 miliardo di dollari per una buona causa: avrebbe dato in beneficienza 160 milioni di dollari. La flessione del patrimonio della Rowling è dovuta anche all’alto livello delle tasse in Gran Bretagna, dove risiede. In ogni caso, le vendite del suo prossimo romanzo, destinato a un pubblico di lettori adulto, potrebbero darle una mano a risalire la china e a rientrare nell’ambitissima lista di Forbes.

I milionari che hanno subito il colpo più pesante sono Jim Balsillie e Mike Lazaridis, i co-fondatori di Rim (Research in Motion), la compagnia che produce il BlackBerry. Nel marzo del 2011 il patrimonio di Balsillie ammontava a 1,8 miliardi di dollari e quello di Lazaridis a 1,9 miliardi di dollari. Le loro fortune si sono assottigliate in modo consistente perché la crescita costante dell’iPhone e degli smartphone Android e i problemi di funzionamento del servizio BlackBerry nel mese di ottobre hanno fatto perdere all’azienda canadese quasi l’80% del valore di mercato.

Un altro “ex milionario” illustre è Anton Schlecker (3,1 miliardi di dollari nel 2011), il re tedesco dei drugstore. La sua catena ha aperto la procedura di fallimento a gennaio e chiuderà nel 2012 metà dei suoi 6.000 punti vendita, procedendo a licenziamenti in massa.

All’elenco dei fuoriusciti si aggiunge il magnate della biofarmaceutica Alfred Mann. La FDA, l’agenzia americana per il controllo dei cibi e dei farmaci ha rifiutato per ben due volte il suo inalatore di insulina in polvere e la sua società, la Mannkind, ha licenziato il 41% dei suoi dipendenti nel febbraio del 2011.
Un altro escluso è il tycoon del mercato immobiliare Steven Roth, che ha speso 334 milioni di dollari per esercitare le opzioni della sua Vornado Interstate Properties. Un’operazione, questa, che lo ha portato al di sotto della soglia del miliardo di dollari.

Oltre ai “caduti in disgrazia” ci sono anche i miliardari usciti dalla classifica perché morti. Il più famoso è senza dubbio il fondatore di Apple, Steve Jobs, deceduto lo scorso ottobre. Ma entra nell’elenco sua moglie, Laurene Powell Jobs, che ha ereditato la ricchezza del marito. Altri due esclusi perché non più vivi sono il pioniere degli acquisti finanziari basati sull’effetto leva, Ted Forstmann (morto di tumore a novembre),  e l’uomo più ricco del Kuwait, Nasser Al-Kharafi, scomparso per infarto ad aprile.