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Ilva, Fabio Riva condannato a sei anni e mezzo in Appello

L'impianto Ilva di Taranto. REUTERS/Yara Nardi (Reuters)

MILANO (Reuters) - La corte d'Appello di Milano ha condannato a sei anni e mezzo di reclusione Fabio Riva, figlio del defunto patron dell'Ilva Emilio Riva, confermando la condanna in primo grado per una presunta associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata al fine di ricevere erogazioni pubbliche per 100 milioni. La corte ha dunque accolto la tesi della procura generale, che aveva chiesto la conferma della sentenza del luglio scorso per Riva, altri due imputati e la società Riva Fire. "Siamo convinti dell'innocenza, andremo in Cassazione", ha detto dopo la sentenza l'avvocato Gian Paolo Del Sasso, legale di Riva. Anche Carlo Paliero, difensore della Riva Fire, società a cui è stata confermata la sanzione amministrativa da 1,5 milioni di euro, ha annunciato ricorso alla suprema corte. Secondo gli inquirenti, Fabio Riva avrebbe creato insieme ad altri una società vuota con sede in Svizzera per aggirare una normativa che prevede stanziamenti pubblici in presenza di determinate condizioni. All'inizio del mese Riva, oggi presente in aula, è stato estradato da Londra, dove era latitante dall'inizio dell'inchiesta. In primo grado, i giudici avevano anche disposto una confisca per equivalente fino a 90 milioni di euro, che la corte d'appello oggi ha confermato. (Ilaria Polleschi)