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Italia, Cer vede Pil 2014 -0,3%, 2015 +0,7%, ok a scelta governo su deficit

Italia, Cer vede Pil 2014 -0,3%, 2015 +0,7%, ok a scelta governo su deficit . REUTERS/Heinz-Peter Bader

MILANO (Reuters) - Il centro studi Cer prevede che il Pil italiano rimarrà in recessione nel 2014, con una contrazione stimata dello 0,3%.

È quanto emerge dalle nuove stime contenute in una nota del centro studi, pubblicata in concomitanza con la revisione delle stime del Def da parte del governo.

Per un ritorno alla crescita dell'economia italiana, anche secondo il Cer, bisognerà attendere il 2015, con una stima sul Pil di un +0,7%.

Le nuove stime comportano un peggioramento anche delle prospettive sul rapporto deficit/Pil, visto ora dal Cer al 3,0% quest'anno e al 2,6% il prossimo (0,5% e 0,3% rispettivamente se aggiustato per il ciclo).

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L'economia italiana, si legge nella nota del Cer, vede "indebolirsi il sostegno fornito dalle esportazioni nette (...) e svanire la possibilità di consolidare la ripresa. La consistente flessione registrata dalla produzione industriale a luglio rende inoltre probabile una contrazione del Pil anche nel terzo trimestre".

Le nuove stime del governo indicano per il 2014 una contrazione del Pil dello 0,3%, e una crescita dello 0,6% nel 2015; Palazzo Chigi - che ieri ha ufficializzato il rinvio del pareggio strutturale di bilancio dal 2016 al 2017 - vede ora un deficit al 3% del Pil quest'anno e al 2,9 il prossimo. Il governo farà salire l'indebitamento netto di 0,7 punti di Pil nel 2015, ottenendo un margine di circa 11 miliardi per interventi a favore dell'economia.

Secondo il Cer, nelle attuali condizioni dell congiuntura, eventuali decisioni volte a tener fede agli impegni di medio termine (riduzione di 0,5 punti del saldo strutturale) "determinerebbero un ulteriore avvitamento dell'economia".

"È sufficiente che la manovra di finanza pubblica conservi il valore di indebitamento all'interno della soglia del 3% e che agganci una futura riduzione del saldo al miglioramento delle condizioni eccezionali. Anche a costo di affrontare

un'aspra discussione in sede europea" conclude il Cer.

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