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Italia, fiducia imprese e consumatori continuano trend positivo in ottobre

di Elvira Pollina e Valentina Consiglio

MILANO/ROMA (Reuters) - La fiducia di imprese e consumatori nei confronti dell'economia italiana continua a mostrare segnali di miglioramento, beneficiando della continuazione della fase positiva del ciclo internazionale, di cui approfitta soprattutto la manifattura, e dei miglioramenti in atto nel mercato del lavoro, nonostante la nuova occupazione sia prevalentemente a termine.

Le indagini Istat di ottobre, sintetizza l'economista di Ing Paolo Pizzoli, restituiscono un quadro piuttosto omogeneo, con pochi elementi di debolezza, ed impermeabile agli elementi di tensione politica sia interna -- come l'aspro dibattito sulla legge elettorale e le polemiche relative al ruolo di Bankitalia -- che esterna, come la crisi catalana.

"C'è una sincronizzazione verso l'alto degli indicatori, nell'ambito di una fase positiva che è evidentemente percepita come destinata a durare", afferma Pizzoli.

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Nelle ultime settimane, del resto, si è assistito ad una serie di revisioni al rialzo delle stime di crescita del Pil italiano, che quest'anno, nelle attese del governo, sostanzialmente condivise dai principali previsori privati e istituzioni, dovrebbe mettere a segno un'espansione di 1,5%, la migliore dal 2007.

Venendo alla fiducia, sul fronte delle imprese, quella relativa delle aziende manifatturiere è salita al massimo da maggio 2007, portandosi a 111,0 da 110,5 di settembre, mentre la mediana delle attese raccolte da Reuters tra gli analisti prospettava una decelerazione a 110,0.

"Riflette il fatto che la domanda estera sta andando particolarmente bene mentre gli elementi di rischio profilatisi all'orizzonte -- dalla Brexit, alle politiche protezioniste annunciate dall'amministrazione Usa e da ultimo la crisi catalana -- hanno avuto un impatto praticamente nullo", osserva Pizzoli.

Non sembra destare preoccupazione, al momento, l'apprezzamento del cambio dell'euro, elemento di rischio monitorato con atetnzione dalla stessa Banca centrale europea.

Per quanto riguarda le aziende del settore servizi, l'indice di fiducia totale è salito a 107,6 da 107,1. Flessione invece per il settore delle costruzioni, il cui indice è sceso a 130,3 da 132,1.

L'indice di fiducia dei consumatori è salito a 116,1, massimo da gennaio 2016, da 115,6 di settembre, mentre le attese prospettavano una flessione a 114,9.

"Gradualmente anche le famiglie stanno incamerando i progressi del mercato del lavoro, anche se i nuovi posti sono soprattutto a tempo determinato, ma tanto basta ridare un po' di ottimismo", conclude Pizzoli.

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