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Italia, sale disoccupazione ma da mercato segnali stabilizzazione

Lavoratori protestano a Roma. REUTERS/Giampiero Sposito (Reuters)

ROMA/MILANO - Tasso di disoccupazione italiano in lieve rialzo nel mese di maggio, sempre vicino ai massimi da 37 anni, anche se l'aumento del numero degli occupati e il calo della popolazione inattiva sembrano poter fornire qualche primo segnale di stabilizzazione del mercato del lavoro. Secondo i dati comunicati stamane dall'Istat il tasso di disoccupazione si è portato al 12,6% dal 12,5% di aprile, dato quest'ultimo rivisto rispetto al 12,6% della lettura iniziale. Il dato di maggio è risultato in linea con le previsioni degli economisti, elaborate in un sondaggio Reuters. Nel corso del 2014 il tasso di disoccupazione italiano ha di fatto galleggiato in prossimità del valore massimo sia dall'inizio delle serie storiche mensili (2004) sia dall'inizio delle serie storiche trimestrali (primo trimestre 1977), toccato a quota 12,7% tra la fine del 2013 e i primi mesi del 2014. Resta su livelli record anche se in lieve diminuzione la disoccupazione giovanile: il tasso dei senza lavoro nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni (sul totale degli occupati o di coloro che sono in cerca di lavoro) è passato al 43% dal 43,2% di aprile, rivisto dal 43,3%. Nonostante la lieve revisione al ribasso, il dato di aprile continua a rappresentare il livello più alto per il tasso di disoccupazione giovanile dall'inizio delle rilevazioni. È rimasta complessivamente invariata anche la disoccupazione della zona euro, il cui dato è stato diffuso stamattina da Eurostat. Il tasso di disoccupazione è risultato pari all'11,6% in maggio, in linea col dato del mese precedente (rivisto dall'11,7% della lettura iniziale). AUMENTO OCCUPATI PIÙ CHE COMPENSATO DA CALO INATTIVI Il tasso di occupazione in Italia è risultato pari al 55,5% in maggio, in crescita di 0,1 punti in termini congiunturali. Gli occupati sono aumentati di 52.000 unità, +0,2% su base mensile: un rimbalzo che l'economista di Intesa Sanpaolo Paolo Mameli definisce "incoraggiante" anche se non si è tradotto in una calo del tasso di disoccupazione, in quanto "più che compensato" dall'aumento della forza lavoro. Il numero degli inattivi è infatti calato di 67.000 unità in maggio, ovvero dello 0,5% rispetto al mese precedente. Il tasso di inattivi si è attestato al 36,3% (-0,2 punti su mese e -0,3 su base annua) riportandosi dopo la risalita di aprile vicino al minimo storico (36,2% ritoccato lo scorso marzo). Mameli sottolinea inoltre il recupero dell'occupazione maschile (+0,6% su mese) a fronte del calo di quella femminile (-0,3%), un dato che potrebbe essere interpretato come segnale di ripresa degli occupati in settori quali l'industria in senso stretto e l'edilizia, a discapito dei servizi. Nonostante i numeri ancora pesanti "sembra in atto una stabilizzazione del mercato del lavoro" commenta Mameli, pur riconoscendo che "la situazione più delicata rimane quella dei giovani". "Le aspettative sull'occupazione dalle indagini di fiducia di imprese e consumatori confermano che anche per il mercato del lavoro il peggio sembra alle spalle, anche se ci vorrà tempo prima di vedere un miglioramento significativo" conclude l'economista di Intesa Sanpaolo, che vede un tasso di disoccupazione complessivamente stabile in Italia nei prossimi mesi (12,6% la stima media per il 2014). Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia