Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    39.213,51
    +43,99 (+0,11%)
     
  • Nasdaq

    17.980,57
    +101,27 (+0,57%)
     
  • Nikkei 225

    40.074,69
    +443,63 (+1,12%)
     
  • EUR/USD

    1,0741
    -0,0001 (-0,01%)
     
  • Bitcoin EUR

    57.753,51
    -1.394,01 (-2,36%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.309,30
    -35,21 (-2,62%)
     
  • HANG SENG

    17.769,14
    +50,53 (+0,29%)
     
  • S&P 500

    5.491,63
    +16,54 (+0,30%)
     

Elezioni, Standard and Poor's: rischio su valutazione Italia se riforme verranno smontate

MILANO (Reuters) - L'incertezza sull'esito delle prossime elezioni non dovrebbe pesare in maniera sostanziale sull'economia italiana, che da tempo non attraversava una fase così favorevole; l'importante è che non si facciano passi indietro rispetto alle recenti riforme strutturali.

È questa la visione di S&P a meno di due mesi dal voto politico nel Paese.

Durante la conferenza stampa di presentazione delle prospettive 2018, il capo economista Emea dell'agenzia di rating Jean-Michel Six afferma: "da quando faccio l'economista ci sono elezioni in Italia, sempre incerte... ma l'economia italiana ha sempre continuato ad andare avanti, magari più lentamente rispetto ad altri paesi, ma ha continuato".

Six sottolinea che S&P come agenzia di rating non commenta i programmi elettorali "ma solo i fatti", limitandosi a ricordare che l'outlook sul rating sovrano dell'Italia è al momento stabile "e questo credo debba essere visto come un segnale incoraggiante".

ANNUNCIO PUBBLICITARIO

A fine ottobre S&P ha promosso di un gradino la valutazione sovrana sull'Italia a BBB da BBB-, assegnando un outlook stabile, in quella che è stata la prima azione positiva da quando l'agenzia produce un rating sul Paese, ovvero da quasi 30 anni.

Sul tema elezioni è intervenuto anche il country manager di S&P Roberto Paciotti, spiegando che "la questione chiave è avere una continuità".

In particolare Paciotti ha definito "assolutamente" importante non disfare le riforme realizzate dagli ultimi governi.

"Qualora si insediasse un nuovo governo che tornasse indietro da queste riforme, a meno che ne proponesse di più efficaci, evidentemente questo avrebbe un impatto sulla nostra analisi" al momento fotografata dal rating BBB, ha aggiunto Paciotti.

Attualmente S&P prevede una crescita del Pil italiano dell'1,5% quest'anno e dell'1,3% il prossimo; come spiega lo stesso Six si tratta della prima volta da anni che per l'economia del Paese "l'outlook è davvero convincente e incoraggiante".

(Giulio Piovaccari)

Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia