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Italia, risale tasso disoccupazione, mercato lavoro al bivio in 2017

Un lavoratore nell'impianto Nestlé Vera di Castrocielo. Foto del 5 luglio 2016. REUTERS/Max Rossi (Reuters)

di Elvira Pollina e Valentina Consiglio ROMA/MILANO (Reuters) - Il tasso di disoccupazione italiano è risalito a novembre, toccando il massimo da circa un anno e mezzo, mentre incombe un 2017 ricco di incognite per il mercato del lavoro, archiviati gli sgravi contribuitivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato. Secondo i dati comunicati stamane da Istat, il tasso di disoccupazione è salito a 11,9%, toccando il livello più elevato da giugno 2015. Nello stesso mese, nella zona euro la percentuale è rimasta stabile al 9,8%. L'istituto nazionale di Statistica ha inoltre rivisto al rialzo il tasso di ottobre, a 11,8% da 11,6% comunicato inizialmente. Su base mensile i disoccupati in Italia sono cresciuti di 57.000 unità a fronte di 19.000 occupati in più. A spingere verso l'alto il tasso di disoccupazione il calo degli inattivi, ovvero di quanti non hanno un lavoro e non cercano attivamente un impiego, diminuiti di 93.000 unità. Su base annua si conferma la tendenza all'aumento del numero di occupati (+0,9% su novembre 2015, pari a 201.000 occupati in più). Una crescita attribuibile quasi esclusivamente ai lavoratori dipendenti (saliti di 193.000, di cui 135.000 permanenti). Nello stesso periodo sono però aumentati i disoccupati (+5,7%, pari a +165.000) e calati gli inattivi (-3,4%, pari a -469.000). "Al di là dell'andamento volatile dei dati mensili, il trend del mercato del lavoro denota ormai una situazione di sostanziale stabilità da diversi trimestri", commenta Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo, secondo cui il 2016 è destinato a chiudersi con un tasso di disoccupazione medio annuo a 11,6%. Si tratterebbe del secondo calo annuo consecutivo: nel 2015 infatti il tasso di disoccupazione medio annuo era sceso a 11,9% da 12,6% segnato nel 2014, picco della crisi. "Per quest'anno nella migliore delle ipotesi potremo aspettarci solo una marginale discesa, se non una sostanziale stabilità", prevede Mameli. Con il termine degli incentivi per le nuove assunzioni permanenti, realizzate sulla base delle nuove regole del Jobs Act che ha reso meno onerosi i licenziamenti economici per le imprese, il mercato del lavoro dovrà camminare sulle proprie gambe. Gli sgravi saranno infatti riproposti quest'anno solo per le assunzioni di disoccupati di lungo corso nel Mezzogiorno, "ma da provvedimenti simili in passato non sono arrivati benefici rilevanti", evidenzia Mameli. ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Per un grafico sull'andamento del tasso di disoccupazione clic su http://tmsnrt.rs/2dwT8pN ^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^ Tornando ai dati odierni, l'elemento più preoccupante, per ammissione dello stesso ministro del Lavoro Giuliano Poletti, è l'aumento del tasso di disoccupazione giovanile. L'incidenza dei giovani disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, è in rialzo a novembre al 39,4% dal 37,6% rivisto del mese precedente, registrando il livello massimo da ottobre 2015. Gli auspici per l'anno appena iniziato, come detto, non sono entusiasmanti, sebbene le recenti indagini di fiducia tra le imprese abbiano mostrato una risalita delle intenzioni di assunzione. Il Pil, nelle attese del governo, dovrebbe crescere dell'1% dopo +0,9% con cui dovrebbe essersi chiuso il 2016. I fattori d'incertezza però non mancano e sono principalmente di natura politica: dopo la caduta del governo guidato da Matteo Renzi, a seguito della sconfitta al referendum costituzionale, l'Italia potrebbe tornare al voto già quest'anno, aggiungendosi così a Francia e Germania, in una fase politica di crescente consenso per le forze euroscettiche e anti-establishment. Quest'anno, inoltre, si dispiegheranno gli effetti dei due grandi sconvolgimenti politici che hanno contraddistinto l'anno scorso, ovvero la Brexit e la vittoria di Donald Trump alle presidenziali Usa. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia