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L'ex manager di Facebook si pente: 'I social network distruggono la società'

Chamath Palihapitiya (David Paul Morris/Bloomberg/Getty)
Chamath Palihapitiya (David Paul Morris/Bloomberg/Getty)

Ho contribuito a creare strumenti che stanno distruggendo il tessuto funzionale della società e mi sento tremendamente colpevole. I circuiti viziosi a breve termine alimentati dalla dopamina, sui quali è basato tutto il mondo dei social network, sono dannosissimi per la nostra società“. A parlare così non è una persona qualunque, ma un ex manager di Facebook.

Trattasi di Chamath Palihapitiya, ex responsabile per la crescita degli utenti del social network dal 2007 al 2011. Un pentito dei social, insomma. Le parole che abbiamo riportato le ha pronunciate davanti al pubblico della Stanford Graduate School of Business, ottenendo in cambio i titoli dei siti web e dei quotidiani.

Già, visto che le parole uscite dalla sua bocca sono dei macigni contro il mondo che stiamo vivendo oggi, fatto di like, di cuoricini, di bacheche da scrollare, di condivisioni e di amicizie virtuali che si sostituiscono a quelle reali. Il manager, oggi un affermato venture capitalist che investe in startup nei settori dell’educazione e della sanità, ha lavorato in quel mondo e sa di cosa sta parlando.

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Su Facebook e sugli altri social non c’è nessuna nessuna dialettica civile, nessuna cooperazione; solo disinformazione, menzogne. Non è un problema solamente americano, e non riguarda le pubblicità russe per le elezioni o altri eventi del genere. Questo è un problema globale e quotidiano“, continua Palihapitiya.

Secondo il manager c’è una sola speranza: che il mercato dei social possa ridimensionarsi in qualche modo. Altrimenti “lo sfruttamento della debolezza intrinseca della psicologia umana” perpetrato dai social rovinerebbe in modo quasi irreversibile la società. Come lui la pensa anche Sean Parker, fondatore del leggendario Napster e uno dei primi investitori nella creatura di Mark Zuckerberg.

La soluzione? Per Palihapitiya l’unico modo è staccare la spina del computer e togliere la connessione dati appena possibile. Evitando, più di ogni altra cosa, che il mondo dei social sia frequentato dai bambini.