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Mercati azionari. Analisi intraday della giornata

MERCATI AZIONARI

La distribuzione dei flussi in questo momento è ribassista: rating -1 per la curva americana, rating -2 per quella europea. La tendenza distributiva è stabile.

Il driver della giornata, ma già qualche tempo rientra tra i motivi che muovono i mercati, è il cumulo di notizie negative su Deutsche Bank (Londra: 0H7D.L - notizie) , che affossa il titolo, penalizza il listino tedesco e il settore bancario in genere. Non credo che Deutsche Bank sia messa peggio o abbia fatto cose peggiori di tante altre grosse banche, così come nello stesso modo non erano del tutto vere le accuse a Volkswagen (Londra: 0P6N.L - notizie) . Nelle stanze del potere non piacciono l'efficienza della Germania, la sua capacità di essere veramente leader per un'Europa ormai allo sbando, destinataria di flussi migratori non graditi agli europei ma voluti dall'alto, e territorio di conquista di una certa superpotenza: e invece la Germania mostra una sua indipendenza politica, dialoga con l'altra superpotenza, si oppone ai flussi migratori, e tutto questo in alto non piace proprio. Ecco perché questo continuo attacco mediatico e finanziario contro la Germania.

L'accordo OPEC per il taglio delle quote di produzione e il rialzo del prezzo del Petrolio ha determinato un'accelerazione rialzista dei mercati nella giornata di ieri che ora, anche per l'impatto di altre notizie e aggregati di notizie, viene riassorbita. La spinta rialzista sui mercati azionari non dovrebbe essere già finita, ma dovrebbe in teoria interessare un periodo più lungo, almeno fino a quando anche il prezzo del petrolio continuerà a salire. Tuttavia, vedendo i movimenti di oggi, viene il dubbio che tutto ciò sia già finito. Aspettiamo e valutiamo.

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In questo momento non ci sono le condizioni per operare.

PETROLIO

Abbiamo aperto ieri una posizione long multiday che manteniamo, come da tabella A. L'idea originaria era quella di dividere l'entrata in due tranche. Intanto alziamo lo stop loss della prima operazione a brek even. Per il resto aspettiamo e valutiamo.

EURO-DOLLARO

La tendenza di medio termine è ribassista. Tuttavia, il non rialzo dei tassi Fed toglie attrattività agli investimenti in bond denominati in dollari, e dunque ora i flussi importanti prediligono rientrare nell'area euro. Oggi non ci sono le condizioni per operare.

FOCUS ECONOMICO

Petrolio: meeting OPEC 26-28 settembre. A sorpresa, l'Opec trova un accordo per il taglio delle quote di produzione: il vertice informale di Algeri, si sarebbe concluso con la decisione di abbassare il tetto della produzione dai 33,2 milioni di barili del mese scorso a 32,5 milioni di barili. Manca ancora l'ufficialità e l'intesa potrebbe essere ratificata solo il 30 novembre a Vienna, ma i mercati questa volta sembrano crederci. Con la notte del 27 settembre è entrato nel vivo il confronto fra la democratica Hillary Clinton e il repubblicano Donald Trump, che hanno davanti ormai l'ultimo mese di competizione elettorale per arrivare alla Casa Bianca.

Certamente la logica generale vuole che una vittoria della Cllinton sia considerata dai mercati più conservativa, e dunque possa generare una spinta rialzista, a differenza di una vittoria del suo avversario, che potrebbe innescare una fase di ribasso per i timori delle sue derive protezionistiche. Ma questa equazione potrebbe anche cambiare con i prossimi dibattiti, il 9 e il 19 ottobre, e con l'analisi dei loro contenuti. Trump infatti sta piacendo sempre di più anche ai piani alti del sistema-America, e non solo.

Niente di fatto sui tassi americani nel meeting di mercoledì 21 settembre. Il Federal Funds Rate rimane nel range compreso tra 0,25 e 0,50%. Negli ultimi due mesi il tasso effettivo si è mosso stabilmente nell'intorno di 0,40. Stimiamo solo un rialzo per il 2016, nel mese di dicembre. Tassi verso la normalizzazione dunque, con cautela ma senza incertezze.

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) meeting del 21 settembre la Bank of Japan ha mantenuto la sua politica monetaria accomodante, rimodulando il suo QE nel tentativo di irripidire la curva dei rendimenti locale.

Nulla di fatto della BCE (Toronto: BCE.TO - notizie) nella riunione di giovedì 8 settembre.

RISCHIO GEOPOLITICO

Medio-alto, in forte aumento.

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