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Previsioni su Oro, Petrolio e Gas Naturale: Il Recupero del Dollaro Innesca la Volatilità
Nella serata di ieri sera, il petrolio è tornato a scendere verso soglie critiche, soprattutto con riferimento al prezzo del greggio Wti.
Infatti, il greggio texano si è contratto fino al -3% scendendo in serata sotto i 41,5 dollari al barile.
Contrazione simile per il Brent, che dopo aver tentato martedì un timido rialzo, è stato scambiato ieri anche sotto i 44,5 dollari.
In questo caso, la riduzione del prezzo del petrolio è strettamente legata al lieve rafforzamento del dollaro USA. Attualmente, infatti, il cambio EUR/USD si è spostato dal precedente 1,20 a quota 1,18.
Nel breve termine, l’andamento del greggio resterà sicuramente agganciato a quello del dollaro e non è da escludere una nuova ondata di volatilità, soprattutto per il Wti statunitense. Il Brent potrebbe invece continuare ad avvicinarsi alla soglia dei 46 dollari, senza però sfidare la resistenza fissata.
I Dati dell’EIA sul petrolio
Nella giornata di ieri, inoltre, gli USA hanno fornito i dati dell’EIA sulle scorte settimanali di petrolio, che sono diminuite di 9,4 milioni di barili. Il valore è certamente ben diverso da quelli delle precedenti settimane, ma trova la sua immediata giustificazione nell’impatto dell’Uragano Laura.
Anche le importazioni di petrolio greggio sono invece diminuite di 1 milione di barili al giorno rispetto alla settimana precedente, in media pari a 4,9 milioni di barili al giorno.
Previsioni sul Gas Naturale
Anche il gas naturale ha subito un sensibile calo del prezzo nella giornata di ieri, scendendo sotto i 2,5 dollari. Come ripetuto in più occasioni, questo mercato risulta ancora molto più volatile di quello del petrolio, sebbene impattato dagli stessi eventi esogeni.
Per questa ragione, è prevedibile un calo ancor più marcato nel breve periodo qualora il dollaro dovesse continuare a rafforzarsi. Anche l’Uragano Laura, e i suoi effetti sulle riserve, potrebbe continuare a impattare sul gas naturale.
Al momento, comunque, non è da ipotizzare un calo fin sotto i 2,20 dollari, come emerge dall’analisi tecnica, mentre il drastico cambiamento delle temperature potrebbe fungere da volano per l’aumento dei prezzi.
Previsioni sul prezzo dell’Oro
Il mercato più palpitante resta però ancora quello dell’oro. Nella giornata di ieri, il metallo prezioso si è nuovamente spinto sotto i 1950 dollari l’oncia, anche in questo caso come riflesso del miglioramento del dollaro.
Tra le tre risorse analizzate, in questo periodo l’oro è certamente la più sensibile alle variazioni del dollaro, basti pensare che l’aumento fin sopra i 2000 dollari di alcune settimane fa è stato innescato proprio dai primi segnali di debolezza del biglietto verde.
Per questa ragione, non è da escludere un calo vicino ai valori di 1915/1920 dollari toccati alcuni giorni fa, qualora il dollaro dovesse continuare a rafforzarsi.
Il Calendario Economico della Settimana
Nella giornata di ieri, il FTSE MIB di Piazza Affari ha chiuso in discreto rialzo, del +1,34%, tornando ad avvicinarsi alla soglia dei 20.000 punti. Ancora meglio il CAC40 francese (+1,90%) e il DAX 30 di Francoforte, che ha chiuso in rialzo del +2,07%. La performance più debole è stata quella dell’Ibex-35, che ha chiuso in lieve rialzo del +0,5%.
Numerosi appuntamenti macroeconomici questa settimana, che si rifletteranno anche sull’andamento degli assets sopra citati.
Oggi si conosceranno gli indici aggiornati dei direttori agli acquisti in Italia, Germania e Francia. A livello europeo, arriveranno invece i dati sulle vendite al dettaglio, mentre dagli USA giungeranno i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazioni, insieme al saldo della bilancia commerciale.
La settimana si chiuderà domanicon gli ordini alle fabbriche tedesche, i salari medi statunitensi e il tasso di disoccupazione registrato ad Agosto 2020.
Per uno sguardo a tutti gli eventi economici di oggi, controlla il nostro calendario economico.
This article was originally posted on FX Empire
