RES PUBLICA / La Bce rassicura, ora tocca a Renzi fare il resto
di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - Pronti a “misure straordinarie”. Il nuovo annuncio di Mario Draghi, a nome di una Bce “unanime”, ha fatto brindare i mercati a iniziare da quello italiano, che ha guadagnato ieri molto più di ogni altro in Europa (+1,38%), rassicurati dalla forza del sostegno alla ripresa. La palla passa ai governi che devono fronteggiare “sfide ancora notevoli” - come dice l’Ocse - a iniziare da quello italiano. Proprio il nostro governo è uno di quelli, nella Ue, al centro dell’attenzione. In parte per tutto quello che c’è ancora da fare da noi sul piano delle riforme strutturali, in parte per l’attenzione e il curioso interesse che ha suscitato l’irruento arrivo sulla scena del premier Matteo Renzi. Renzi ha un programma che il direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) Christine Lagarde considera “ambizioso” a iniziare dal mercato del lavoro. Si tratta di passare dal programma ai fatti. Daniele Manca, nell’editoriale del Corriere della sera, scrive che “i governi e l’Europa da oggi potranno essere convinti una volta di più che hanno in Francoforte un potente alleato nel superare un altro momento difficile. Ma guai a dimenticare che la vera svolta spetta a loro”. Renzi, può iniziare, come promesso, dal taglio Irpef degli 80 euro da maggio e con quello dell’Irap, con un occhio a non sbagliare mossa nella complessa partita delle nomine alla guida delle aziende a controllo pubblico. Poi la sfida del contratto unico è a portata di mano e va raccolta in fretta. ((Redazione Roma, reutersitaly@thomsonreuters.com, +39 06 85224210, Reuters Messaging: giselda.vagnoni.reuters.com@reuters.net))Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italianoLe top news anche su www.twitter.com/reuters_italia