RES PUBLICA - Regge intesa su riforme, Forza Italia non rompe
di Paolo Biondi ROMA (Reuters) - La prima notizia è che Silvio Berlusconi si è presentato all'appuntamento con Matteo Renzi accompagnato da Gianni Letta e Denis Verdini. Un chiaro segno di continuità con quella Forza Italia partito dei moderati che negli ultimi tempi si era persa di vista. La seconda è che il ritorno di Berlusconi per una sera a palazzo Chigi questa volta non sarà preso da nessuno come una legittimazione dell'ex Cavaliere, come accadde per l'incontro del 18 gennaio al Nazareno. La terza è che la notizia è finita a pagina 10 del Corriere della sera e a pagina 24 del Sole 24 Ore, seppure con richiami in prima. Sparita fra i commenti sulle nomine ai vertici delle aziende quotate a controllo pubblico e le attese per l'affido ai servizi sociali di Berlusconi. L'unica vera nuova è che la Forza Italia del post-Berlusconi non si chiama fuori dal sistema, non sale sull'Aventino dell'antipolitica come vorrebbe la maggioranza dei suoi dirigenti considerati "estremisti" e davvero poco "moderati" dalla schiera degli ex delusi alla Paolo Bonaiuti e come l'avvio di campagna elettorale per le Europee sembra suggerire. Il patto regge e Berlusconi non abdica, soprattutto perché non vede eredi. E l'annuncio di ieri a tarda sera fatto alla cena dei convitati di Daniela Santanché da Berlusconi ("si va avanti con le riforme") ha il sapore dell'annuncio dell'arrivo di un pepato arrosto di vitello fatto a commensali vegetariani. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia