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Serie A, assemblea lunedì vaglierà modelli investimento banche e fondi

Logo della Serie A a Milano

MILANO (Reuters) - I rappresentanti dei 20 club di Serie A discuteranno lunedì se dare seguito o meno alle proposte ricevute da banche internazionali e fondi di private equity che hanno espresso interesse a investire nel business dei diritti tv della Lega, avviando un processo formale.

E' quanto emerge da un documento visionato da Reuters e preparato in vista dell'assemblea del 13 marzo, in cui vengono elencati tre modelli emersi dalle proposte degli investitori a seguito di alcuni incontri preliminari dei soggetti che si sono fatti avanti.

"Nella prossima assemblea, vi sarà richiesto se esista o meno l’interesse ad approfondire un potenziale finanziamento per la crescita e, in caso di risposta affermativa con quale modello", si legge.

I tre modelli proposti sono: finanziamento tramite una 'league wide facilty', ingresso nell'equity della media company o un modello ibrido, in cui si potrebbe considerare una quota ridotta di equity, focalizzandosi solo sui diritti internazionali, cui affiancare una linea di credito.

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Il documento elenca poi i soggetti che finora si sono fatti avanti: oltre a JP Morgan, Citi, Goldman Sachs, di cui Reuters aveva precedentemente riportato l'interesse, tra le banche viene citata anche Barclays mentre non compare Deutsche Bank.

Quest'ultima, citata precedentemente da alcune fonti come interessata, si è sfilata perchè impegnata in un'operazione simile, in corso sulla Bundesliga, spiega una fonte a conoscenza della situazione.

I fondi citati sono Carlyle, Apax, Three Hills Capital (i primi a farsi avanti in un consorzio a tre), Searchlight e Apollo.

L'interesse dei fondi e delle banche citati era già stato riportato in precedenza da Reuters, tranne quello di Barclays, che oggi non ha commentato.

Tra i presidenti delle società non mancano quanti si sono detti contrari, tra cui il numero uno del Milan Gerry Cardinale e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Dubbi sono stati espressi anche dal numero uno del Torino Urbano Cairo.

Già nel 2021, un gruppo di squadre bloccò la finalizzazione di un accordo per la vendita di una quota del 10% della media company della Lega ad un consorzio firmato da Cvc, Advent e Fsi.

Se l'assemblea deciderà di proseguire, Serie A incaricherà un advisor per organizzare un beauty contest e raccogliere le proposte delle istituzioni finanziarie per il modello prescelto, si legge.

(Elvira Pollina, editing Stefano Bernabei)