Annuncio pubblicitario
Italia markets closed
  • Dow Jones

    39.259,83
    +90,31 (+0,23%)
     
  • Nasdaq

    18.006,27
    +126,97 (+0,71%)
     
  • Nikkei 225

    40.074,69
    +443,63 (+1,12%)
     
  • EUR/USD

    1,0745
    +0,0002 (+0,02%)
     
  • Bitcoin EUR

    57.959,54
    -1.236,03 (-2,09%)
     
  • CMC Crypto 200

    1.315,38
    -29,12 (-2,17%)
     
  • HANG SENG

    17.769,14
    +50,53 (+0,29%)
     
  • S&P 500

    5.497,75
    +22,66 (+0,41%)
     

Spagna, Rajoy affronta crisi dopo violento voto Catalogna

Barcellona, ieri sera al comizio del presidente catalano Carles Puigdemont Plaza Catalunya. REUTERS/Susana Vera (Reuters)

SANT PERE DE TORELLO, Spagna (Reuters) - Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy affronta la più grossa crisi costituzionale della Spagna degli ultimi decenni dopo che il referendum sull'indipendenza della Catalogna, caratterizzato da pesanti violenze, ha aperto la porta alla secessione della sua regione più ricca. Il ministro della Giustizia Rafael Catala ha detto oggi in tv che la Spagna potrebbe usare il suo potere costituzionale, applicando l'articolo 155, per sospendere l'autonomia catalana qualora il parlamento regionale dichiarasse l'indipendenza. "L'articolo 155 c'è e lo useremo... Se qualcuno dichiara l'indipendenza, dovremo dirgli che non può", ha detto. Da parte catalana, il governatore Carles Puigdemont ha chiesto nel pomeriggio la mediazione della comunità internazionale e ha invitato Rajoy a chiarire se il governo centrale sia disposto al dialogo. Secondo il governo catalano, 2,26 milioni di cittadini (il 42%) sono andati a votare ieri e il 90% ha scelto di lasciare la Spagna, malgrado la repressione. Negli scontri sono rimaste ferite 893 persone. I sindacati catalani hanno convocato uno sciopero generale per domani. Il tentativo del governo centrale di evitare il referendum con l'uso della forza è stato criticato da diversi Stati Ue e stamani la Commissione ha detto che il voto non è legale ma che Madrid dovrebbe dialogare perché la violenza non può essere uno strumento in politica. La Commissione Ue ha comunicato che oggi Jean-Claude Juncker avrà un colloquio con Rajoy. Il referendum non ha status giuridico; è stato bloccato dal governo di Madrid e dalla Corte costituzionale perché in contrasto con la costituzione del 1978 e l'indipendenza non è sostanzialmente supportata da altre regioni spagnole. Rajoy ha pianificato di coordinare i prossimi passi con i socialisti che, pur all'opposizione, con la loro astensione consentono al governo di andare avanti. La Catalogna è un polo industriale e turistico, che rappresenta un quinto dell'economia spagnola. Ha già molta autonomia, ma il suo introito fiscale è cruciale per il bilancio nazionale. Le maggiori banche di investimenti si aspettano che la crisi venga risolta con un'offerta da parte di Rajoy di maggiore autonomia. Il quotidiano El Pais, pur essendo contrario all'istanza indipendentista, ha criticato "l'assoluta incapacità di Rajoy di gestire la crisi sin dall'inizio". (Angus Berwick) Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia