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Lo storno del Ftse Mib non è concluso: i titoli sotto la lente

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l’intervista realizzata a Gianvito D’Angelo, trader professionista che coniuga analisi intraday e multiday su futures, azioni e forex. Chi volesse contattare Gianvito D’Angelo può scrivere all’indirizzo email: supergianvi@gmail.com, oppure richiedere la sua amicizia su Facebook (NasdaqGS: FB - notizie) .

Dall'area dei 18.500 punti l'indice Ftse Mib ha avviato un recupero che al momento sembra essersi scontrato con la soglia dei 19.200. Il rimbalzo si deve considerare ormai concluso o si aspetta ulteriori evoluzioni positive?

La prima cosa che faccio normalmente per valutare il nostro indice è quello di andare a vedere i listini americani. Questo perchè se guardo l'indice più forte e su questo è in atto un ritracciamento, è chiaro che andare un'eventuale posizione short sul più debole è di fatto più facile.
Al contrario se il più forte, pur avendo iniziando un ritracciamento, in qualche modo non lo sta portando avanti, allora è chiaro che per quanto il nostro indice sia più debole, è difficile che possa scendere in maniera decisa.

Se andiamo ad analizzare questa dinamica di prezzo, notiamo che l'S&P500 venerdì scorso, che di solito è una giornata di prese di profitto per quanti sono posizionati al rialzo, in maniera quasi sorprendente ha cominciato a ritracciare verso l'alto, quasi smentendo chi si era posizionato short ad inizio settimana. Sappiamo che l'S&P500 dai 2.290 punti è sceso a 2.265 punti, quindi poche decine di punti che in percentuale sono pochi. Se andiamo a vedere lo stesso movimento sul nostro indice, sembra che l'impulso fondamentale sia ribassista perchè purtroppo le quotazioni sono scese al di sotto della famosa soglia dei 19.200 punti.

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Il recupero dai minimi della scorsa settimana sembra si possa interpretare ancora come un ritracciamento di questo impulso che rimane short.
La riprova di ciò è che ora l'area dei 19.200 sta fungendo da resistenza, per cui è probabile che si vada sopra tale livello nel caso in cui l'S&p500 dovesse superare i 2.300 punti.

C'è da dire che oltre tale soglia l'indice americano non avrebbe alcun ostacolo ed è probabile che andrà a segnare nuovi massimi storici, mentre il Ftse Mib sopra i 19.200 ha i massimi di periodo in area 19.780/19.800.
Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) breve quindi a Piazza Affari non mi aspetto grandi evoluzioni positive perchè il Ftse Mib sta già sentendo i 19.200 e l'S&P500 ha la potenzialità di andare a segnare nuovi massimi storici, ma al momento ciò non sembra immediato, per cui sembra che il ritracciamento in atto sul nostro indice sia ancora in essere.

Fermo restando che il movimento in atto è da leggere comunque come un ritracciamento, visto che dai minimi di novembre il Ftse Mib ha ritracciato solo del 23,6% e questo segnala che il trend è forte. E' probabile che l'indice abbia bisogno di ritracciare un po' di più, almeno il 38,2% e questo vorrebbe dire andare a cercare supporti su livelli più bassi, almeno sotto i 18.500 punti.

Nel settore bancario come valuta l'attuale impostazione di Bper Banca e di Ubi Banca (Amsterdam: UF8.AS - notizie) ? Quali strategie ci può suggerire per entrambi?

Banca Popolare dell'Emilia Romagna ha un trend che sembra essere positivo malgrado il netto calo di oggi, perchè se ragioniamo in ottica di medio-lungo periodo, ossia dai massimi dell'estate 2015, abbia ancora potenzialmente dei massimi più bassi. C'è da dire che tracciando la peggiore trendline su questi massimi, il titolo è andato ben oltre, tant'è che in area 5 euro sembra sia stata rotta la trendline, generando top più alti in area 5,65 euro.

In teoria mi dovrei aspettare un minimo più alto per un nuovo attacco a 5,75/5,8 euro, ma la giornata di oggi non lascia presagire nulla di buono visto che il titolo sta attaccando minimi e sembra voler tornare sotto i 5,2 euro, minimi da cui è partito il rimbalzo delle ultime tre sedute escludendo quella odierna.

Il ritracciamento in atto sembra essere un po' più complesso e pare quindi che i 5,8 euro non potranno essere rivisti nel brevissimo. Se Bper Banca non dovesse tenere i 5,2 euro, costringerà a guardare ai 5 euro.
Il trend è short di breve per cercare in ottica di medio periodo nuovi punti per posizionarci al rialzo sul titolo.

Ubi Banca sta vivendo un ritracciamento in tempi temporali più duraturo e robusto rispetto a quello di Bper Banca. C'è da dire che se tracciamo una trendline dai minimi di inizio dicembre, notiamo che il titolo proprio con la seduta odierna sembra la stia rompendo al ribasso. E' un peccato perchè sembra che l'area dei 3,16/3,14 euro potesse tenere e dare vita ad un nuovo rialzo.

Se con la giornata odierna Ubi Banca non dovesse fermarsi al di sopra dell'area appena citata, sarà molto probabile che un nuovo trend short di breve sul titolo si sia formando con proiezioni ribassiste a 3 euro prima e in seguito tra i 2,75 e i 2,65 euro.

Nel comparto del lusso quali indicazioni operative ci può fornire per Salvatore Ferragamo (Londra: 0P52.L - notizie) e Moncler?

Salvatore Ferragamo rimane impostato molto bene al rialzo perchè quando a gennaio ha abbandonato l'area intorno ai 23 euro, ha allungato cominciando a comprare con decisione massimi.
Quello che il titolo ha fatto tra febbraio e novembre 2016, è un potenziale testa spalle rialzista, con i corsi che si sono spinti oltre la soglia dei 23 euro che rappresenta in qualche modo la neckline.

Se dovessimo calcolarci un target, potremmo dire che la rottura dei 23 euro dovrebbe portare Salvatore Ferragamo intorno ai 28,7 euro, completando cos' il target della figura rialzista di cui abbiamo appena parlato.
Il titolo ha dimostrato anche con la seduta di venerdì che il ribasso può anche essere profondo nell'intraday, ma sotto minimi precedenti vengono trovati nuovi supporti e questo ci fa essere tranquilli sui ritracciamenti che per ora vengono sempre interpretati come occasioni d'acquisto.

Per Moncler se analizziamo il trend da gennaio 2016 notiamo che mentre il Ftse Mib è sceso violentamente nei primi due mesi, il titolo ha avviato bene l'anno, scendendo solo nella prima parte di febbraio, senza intaccare i minimi da cui era partito ad inizio gennaio, mostrando così una forza relativa degna di nota.
Durante lo scorso anno l'area dei 16 euro è stato una sorta di tetto che però è stato violato a dicembre con successivo allungo fino ai 18 euro, da cui il titolo ha iniziato a calare.

Quello che mi disturba su Moncler è il precedente massimo poco sotto i 19 euro, quindi non tanto lontano dai prezzi attuali in percentuale, per cui non c'è molto spazio al rialzo.
Possiamo cercare di muoverci su orizzonti temporali leggermente più stretti con un target intermedio poco sopra i 18 euro che rappresenta i massimi di dicembre. In tal caso avremo un primo target in area 18,3 euro e il successivo intorno ai 18,85/18,9 euro.

Come valuta i recenti movimenti di CNH Industrial, protagonista quest'oggi di un bel rialzo?

L'andamento odierno di CNH Industrial che sale in controtendenza rispetto al mercato è un grande indice di positività che si può estendere a più di un giorno come orizzonte temporale. Il titolo in area 8,95/9 euro aveva una grande resistenza che durava ormai da molto tempo e la giornata di oggi, a patto di avere conferme fino alla chiusura delle contrattazioni, se dovesse dare la consapevolezza di voler abbandonare l'area degli 8,95/9 euro, si apriranno degli scenari positivi.

Un target al rialzo per CNH Industrial potrebbe essere nell'area compresa tra 9,8 e 10,03 euro, massimi di periodo molto importanti degli ultimi anni.
Consiglio di attendere la chiusura della candela odierna e in caso di chiusura sopra 8,9/8,93 euro sarà probabile che l'area venga abbandonata, e ciò avrà ancora più valore se dovesse avvenire in un momento in cui l'indice di riferimento sta scendendo.

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