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Super Bowl, gli spot da non perdere. Quello di FCA con Martin Luther King fa discutere

Cinque milioni di euro per trenta secondi di pubblicità. Sono costi da capogiro quelli sostenuti da alcuni importanti aziende per mandare in onda la reclame dei loro prodotti. L’incredibile seguito del Super Bowl si paga. L’evento sportivo per eccellenza negli States è visto da circa 100 milioni di persone, pari al 70 per cento di share, una cifra da capogiro considerando la diminuzione degli ascolti televisivi registrati negli ultimi anni.

Lo spot della discordia

(YouTube)
(YouTube)

Dei cinque sport presentati da Fca Usa alla 52esima edizione del Super Bowl ce n’è uno che ha fatto infuriare gli utenti social. Si tratta della pubblicità del nuovo Ram 1500 2019, che ha “scomodato” un paladino della lotta per i diritti civili come Martin Luther King. Per promuovere i suoi pick-up, Fca è ricorsa alla voce di Martin Luther King: un suo sermone tenuto 50 anni fa, il 4 febbraio 1968 ad Atlanta, in Georgia, fa da colonna sonora a immagini in cui diverse persone si mettono al servizio di un bene più grande e più importante del proprio successo personale.

Le critiche social

Per gli utenti social la connessione con il claim dello spot dell’auto, “Build to serve” (Nata per servire), è troppo debole e offende l’eroe dei diritti civili. La pubblicità viene difesa da Fiat Chrysler, che con un comunicato ha fatto sapere di aver realizzato il filmato con la collaborazione e l’approvazione della Fondazione Martin Luther King Jr.

Gli altri spot

C’è anche uno spot del corpo dei Marines in questo Super Bowl 2018. Ed è la prima volta in trent’anni che il più famoso corpo dell’esercito americano decide di sfruttare l’evento sportivo più atteso e seguito per un messaggio pubblicitario. Coca Cola contro Pepsi, Sprint contro T-Mobile. Hulu contro Amazon e Toyota contro Hyundai. Ecco gli altri spot andati in onda, con testimonial d’eccezione come Morgan Freeman (per un nuovo gusto di Mountain Dew, bibita di Pepsi) o Peter Dinklage (protagonista di “Game of Thrones” reclutato per promuovere un nuovo gusto piccante delle patatine Doritos).