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Telecom I.: i brillanti risultati rendono il buy più appetibile

Dopo gli spunti positivi offerti nelle ultime giornate, torna l'incertezza su Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) che ieri si è fermato appena sotto la parità e oggi continua a muoversi in territorio negativo. Il titolo ha anche provato a guadagnare terreno, ma è stato frenato dall'andamento ribassista del Ftse Mib, così negli ultimi minuti vine scambiato a 0,857 euro, con una flessione dell'1,1% e oltre 48 milioni di azioni transitate sul mercato fino ad ora, rispetto alla media giornaliera degli ultimi tre mesi pari a circa 86 milioni di pezzi.

Si specula sull'arrivo di Genish e su TIM Brasil

Telecom Italia ha provato inizialmente a difendersi meglio dell'indice di riferimento, trovando sostegno nei brillanti risultati conseguiti nel primo semestre dell'anno, ma anche nella speculazione relativa a possibili operazioni si Tim Brasil e all'arrivo di Amos Genish come direttore operativo.

Ieri il Cda ha deciso di affidare temporaneamente le deleghe dell'Ad uscente, Cattaneo, al presidente esecutivo, Arnaud de Pyufontaine, mentre quelle relative alla funzione security e alla società Telecom Italia Sparkle sono state assegnate ad interim al vice presidente, Giuseppe Recchi.

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Tutti i numeri del primo semestre dell'anno

Ieri il Board di Telecom Italia ha approvato i conti del primo semestre di quest'anno, archiviato con ricavi in crescita del 7,4% a 9,77 miliardi di euro. L'utile attribuibile ai soci si è attestato a 596 milioni di euro rispetto agli 1,02 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, scontando oneri non ricorrenti per 173 milioni di euro.

In termini comparabili, escludendo le partire non ricorrenti, nonchè l'impatto positivo della valutazione al fair value dell'opzione implicita inclusa nel prestito obbligazionario a conversione obbligatoria, l'utile del primo semestre risulterebbe superiore di oltre 100 milioni di euro rispetto a quello dello stesso periodo del 2016.
L'ebitda è salito del 10,4% a 4,1 miliardi di euro, mentre l'Ebit è aumentato del 10,9% a 1,871 miliardi di euro, con un'incidenza sui ricavi che è salita al 19,1%.
L'indebitamento finanziario netto rettificato era pari a 25,1 miliardi di euro, rispetto ai 25,12 miliardi di fine 2016.

I conti del secondo trimestre e le stime sul 2017

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) secondo trimestre Telecom Italia ha registrato un utile netto in calo del 32,3% a 396 milioni di euro, mentre i ricavi sono saliti del 6,4% a 4,953 miliardi di euro, a fronte di un Ebitda in aumento del 5,5% a 2,124 miliardi di euro.
Con riferimento all'esercizio in corso, il mamagement di Telecom Italia stima una crescita dell'Ebitda di poco inferiore al 5% e una generazione di cassa necessaria a ridurre il rapporto tra indebitamento finanziario netto rettificato ed Ebitda reported che nel 2018 è attesa al di sotto di 2,7 volte.

I commenti delle banche d'affari e le strategie sul titolo

Gli analisti di Equita SIM parlano di risultati molto brillanti su tutta la linea con particolare riferimento al secondo trimestre. Secondo la SIM milanese, malgrado i conti diffusi dal gruppo autorizzerebbero a rivedere al rialzo le stime, il quadro confuso sulla leadership potrebbe suggerire un approccio lievemente più prudente.

Secondo la stampa nel Board si sarebbe parlato di possibile M&A per Tim Brasile e Sparkle. Per la prima, rispetto alla valutazione di mercato di 5 volte l'EBITDA, ogni punto di EBITDA in piu? per la possibile cessione, porterebbe a circa 5 cents in piu? di valutazione a Telecom Italia.
Non cambia intanto la strategia suggerita da Equita SIM che sul titolo ribadisce la raccomandazione "buy", con un prezzo obiettivo a 1,3 euro.

Per gli analisti di Jefferies il punto forte dei conti diffusi da Telecom Italia è stata la rete fissa domestica che ha superato ampiamente le attese. Anche Jefferies ribadisce il rating "buy" sul titolo, con un target price a 1,05 euro.

La medesima strategia è suggerita da Kepler Cheuvreux che fissa un fair value a 1,1 euro alla luce di un altro trimestre molto forte per l'ex monopolista italiano sia in Italia che in Brasile.
Questo secondo il broker dovrebbe rassicurare gli investitori in vista delle prossime sfide competitive e del cambio ai vertici. A tal proposito, per quando l'uscita di Cattaneo non sia un segnale positivo, secondo gli analisti con una nuova corporate governance potrebbe generarsi qualche opportunità anche in termini di M&A in Brasile.

Ad apprezzare i conti di Telecom Italia è stata anche Mediobanca Securities che ha definito impressionanti i ricavi da rete fissa. Gli analisti continuano a credere in un possibile aumento delle stime del consenso, ribadendo la raccomandazione "outperform" sul titolo, con un fair value a 1,34 euro.

Lo stesso rating viene reiterato da Macquarie con un prezzo obiettivo a 1,1 euro, sulla scia del solido trimestre che induce gli analisti a credere che Telecom Italia supererà il target sull'utile operativo prima delle svalutazioni e degli ammortamenti.

Infine, anche secondo Bernstein Telecom Italia è destinato a sovraperformare il mercato, con un fair value a 1,1 euro. Il broker ha definito stellari i risultati del gruppo, evidenziando che il focus resta sulla governance.

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