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Raid Usa uccide italiano Lo Porto e altro ostaggio americano

Una veduta aerea di Kabul . REUTERS/Jonathan Ernst (Reuters)

WASHINGTON (Reuters) - Gli Stati Uniti hanno ammesso oggi di avere ucciso inavvertitamente a gennaio in un'operazione di antiterrorismo due ostaggi, un americano e un italiano, detenuti da al Qaeda in una zona di confine tra l'Afghanistan e il Pakistan. L'italiano era Giovanni Lo Porto, sequestrato in Pakistan nel 2012 mentre lo statunitense era un dottore, Warren Weinstein. Secondo fonti del governo di Washington, l'attacco è stato effettuato con droni, spesso usati dall'amministrazione di Barack Obama e da quella del suo predecessore George W.Bush nelle operazioni antiterrorismo in quell'area come in altre. Nel colpo è rimasto ucciso un capo americano di al Qaeda, Ahmed Farouq, come ha detto la Casa Bianca mentre un secondo militante americano dell'organizzazione, Adam Gadahn, è morto, probabilmente in un'altra operazione. Il presidente Obama, in una dichiarazione davanti ai media, ha chiesto scusa alle famiglie degli ostaggi e si è assunto la piena responsabilità per l'operazione, che rientrava negli sforzi per combattere il terrorismo nella regione. "Come marito e padre non posso nemmeno immaginare il dolore che le famiglie Weinstein e Lo Porto stanno patendo", ha detto Obama: "Sono profondamente rammaricato per quanto è successo". Il presidente ha precisato che non c'era ragione di pensare che gli ostaggi fossero nella casa colpita. In serata, il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest, ha detto che un ispettore generale indipendente sta studiando l'operazione che ha portato alla morte degli ostaggi e farà delle raccomandazioni sui protocolli da seguire nelle operazioni per evitare che accadano di nuovo casi simili. Obama aveva informato ieri il premier italiano Matteo Renzi della morte di Lo Porto, riferisce una nota di Palazzo Chigi. Renzi ha espresso "profondo dolore per la morte di un italiano che ha dedicato la sua vita al servizio degli altri" e ha fatto le condoglianze anche alla famiglia di Weinstein. Anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni in una nota, ha ricordato il lavoro di Lo Porto in favore dei più deboli, sottolienando che in questi tre anni l'Italia ha fatto "ogni sforzo" per riportare il cooperante a casa. "La conclusione purtroppo è stata diversa a causa del tragico e fatale errore dei nostri alleati americani riconosciuto dal presidente Obama", ha detto Gentiloni per il quale la responsabilità dell'accaduto "è integralmente dei terroristi contro i quali confermiamo l'impegno dell'Italia". Gli Usa hanno intenzione di risarcire le famiglie delle vittime. Il ricorso ai droni è stato spesso criticato per aver provocato la morte accidentale di civili e anche di americani all'estero senza alcun processo giudiziario. Secondo il Bureau of Investigative Journalism, gli attacchi di droni in Pakistan da parte della Cia si sono ridotti da un picco di circa 128 nel 2010 per arrivare a 7 circa quest'anno, fino a questo momento. Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia