Usa, uragani Irma e Harvey affondano occupati settembre
WASHINGTON (Reuters) - A settembre gli occupati non agricoli negli Stati Uniti hanno registrato il primo calo mensile in sette anni, per effetto degli uragani Irma e Harvey, che hanno lasciato temporaneamente senza lavoro gli sfollati e ritardato nuove assunzioni. Gli occupati sono scesi di 33.000 unità dopo l'aumento di 169.000 unità registrato in agosto, rivisto da +156.000 indicato inizialmente. La mediana delle attese degli economisti interpellati da Reuters in un sondaggio prospettava un incremento di 90.000 unità. Particolarmente colpita l'occupazione del settore ricreativo e ricettivo, che ha subìto una flessione mensile di 111.000 occupati, la peggiore dall'inizio della serie nel 1939. Secondo i numeri del dipartimento del Lavoro Usa, 1,5 milioni di persone non hanno potuto lavorare a settembre a causa delle avverse condizioni meteo, mentre 2,9 milioni sono state costrette a lavorare part-time. Il tasso di disoccupazione è sceso di due decimi a 4,2% -- livello più basso da febbraio 2001 -- mentre le attese suggerivano un tasso invariato a 4,4%. Il salario medio orario dei lavoratori del settore privato ha segnato un incremento mensile di 0,5% in settembre dopo +0,2% segnato in agosto, a fronte di attese per un rialzo di 0,3%. Su base annua il salario medio orario a settembre ha segnato una crescita di 2,9% da 2,7% di agosto, anche in questo caso superiore alle stime che suggerivano un incremento di 2,5%. Secondo gli analisti, è necessario una crescita annua dei salari del 3% per portare l'inflazione al target del 2% perseguito dalla Fed. I numeri contrastanti del rapporto mensile sull'occupazione non dovrebbero modificare l'idea prevalente del mercato, e cioè che Federal Reserve alzerà il costo del denaro a dicembre. La numero uno dell'istituto centrale Usa Janet Yellen aveva avvertito il mese scorso di un possibile impatto negativo degli uragani sull'andamento dell'occupazione a settembre, sottolineando però di aspettarsi un'inversione di rotta in tempi relativamente veloci. Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia