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Utility, Fondo Strategico Italiano chiede che Comuni si aprano a capitale rischio

MILANO (Reuters) - Il Fondo Strategico Italiano, controllato dalla Cdp, esorta i comuni azionisti delle utility italiane a valorizzare le loro quote, aprendosi al Fondo in modo da aumentare le dimensioni delle aziende energetiche locali. A dirlo è Maurizio Tamagnini, AD del Fondo strategico nel corso di un convegno. "Siamo disponibili a sostenere piani industriali di crescita dimensionale, ma non da agenzia a fondo perduto. La dimensione è una vera ossessione per noi", ha detto Tamagnini. Parlando poi dell'ipotesi di istituire un fondo per le aggregazioni, Tamagnini ha detto di essere ottimista che "le maggiori utility inizino un percorso di crescita dimensionale", avvertendo, tuttavia, che "sono i Comuni a dover decidere di valorizzare le loro quote aprendosi al capitale di rischio dell'Fsi, noi non siamo i proprietari delle utility". Tamagnini ha quindi citato il caso di Hera in cui il fondo ha investito circa 110 milioni di euro attraverso un aumento di capitale riservato per poi uscirne di fronte all'interesse di altri sottoscrittori. "Se ci saranno progetti dimensionali importanti daremo la nostra disponibilità di tempo", ha concluso. (Giancarlo Navach) Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia