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Volatilità in letargo e Wall Street verso altri massimi

L’ultima seduta di settembre decreta anche la fine del terzo trimestre dell’anno. Il periodo post estivo è stato caratterizzato da un inconsueto assottigliamento della volatilità che ha lasciato i mercati finanziari tranquilli nonostante l’acuirsi di situazioni di tensione, che da più parti premono per un inasprimento del clima internazionale.

L’attenzione delle sale operative è in particolare stata catalizzata verso gli Usa, dove il Presidente Donald Trump ha finalmente reso i numeri del piano di riforma fiscale. Nelle ultime sedute dunque Wall Street ha metabolizzato l’annuncio della riforma e gli investitori hanno premiato i principali indici, in particolar modo il comparto finanziario, grazie alla curva dei tassi più ripida.

Con tutti e tre i principali indici praticamente a ridosso dei massimi storici, le potenzialità di upside sono ridotte ed ecco perché l’interesse degli investitori si è rivolto anche verso indici minori, quali il Russell 2000 ed il Nasdaq (Francoforte: 813516 - notizie) 100.

Con riferimento a quest’ultimo, una possibilità per puntare sull’indice Nasdaq 100 e cavalcare un potenziale rialzo verso quota 6.000 punti è quella offerta dal Certificate Turbo Long con codice Isin NL0012318646 . Oggi il Certificate presenta una leva di 17,38 ed un livello di knock out a 5.600 punti, distante il 5,7% circa rispetto alle quotazioni odierne.

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Per gli investitori che invece prediligono investire sul mercato domestico, pur rimanendo esposti ai mercati esteri vi è la possibilità di posizionarsi su un’ampia gamma di strumenti sulle blue chip di Piazza Affari. Fra le più in salute di quest’ultimo periodo vi è senza dubbio FCA, su cui è possibile prendere posizione attraverso un Turbo Long con Isin NL0012318745 .

Dal punto di vista tecnico è il miglior momento di sempre per il titolo della casa automobilistica. Nella seconda parte di settembre il prezzo del titolo ha aggiornato un nuovo record a 15,25 euro, un movimento che di fatto ha finalizzato la veloce ascesa registrata a partire da metà agosto. Questo elemento ha fatto salire la leva del Certificate, oggi a 7,27, e portato al 12,77% la distanza dal knock out contemplato dall’emittente a 13 euro.

Lo stesso vale per ENI, su cui è disponibile un Double Cash Collect con codice Isin NL0012164800 . Oggi il Certificate passa di mano poco al di sotto quota 100 euro, che rappresenta la parità, e la scadenza è posta all’11 maggio 2020. Il Double Cash Collect pagherà la prima cedola (pari a 5 o 2,5 euro per certificato) il 9 novembre prossimo se il sottostante si troverà sopra il valore iniziale a 14,74 euro e quoterà sopra la barriera posta a 10,318 euro, il 26,26% sotto le quotazioni attuali.

Fra le altre, una storia societaria che negli ultimi tempi ha fornito numerosi spunti per l’operatività di breve e brevissimo è sicuramente quella di Telecom Italia (Tim), su cui è disponibile un Cash Collect con Isin NL0012165138 . Mentre la società è alle prese con un cambio di management e con controversie legate al controllo da parte dell’azionista di maggioranza Vivendi, il titolo a cavallo fra fine agosto e settembre è sceso fin sotto quota 0,80 euro, soglia dalla quale fatica ad affrancarsi in direzione rialzista. Il Certificato menzionato nell’analisi ha da poco pagato un premio di 0,60 euro unitari il 26 settembre scorso ed un'altra cedola è in agenda il prossimo 26 ottobre, che verrà pagata a condizione che il sottostante si troverà sopra la barriera posta a 0,688 euro. Per ora, le quotazioni attuali sono ancora lontane da questo livello e difatti sarebbe necessaria una brusca discesa di oltre 13 punti percentuali per raggiungerlo.

Autore: Investimenti Bnp Paribas Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online